CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 30/06/2020

AFGANISTAN-ENTRO 12 MESI L’ITALIA SE NE ANDRA’ – SARA’ LA FOLGORE A “CHIUDERE LA PORTA”?

foto sopra: il 186mo Reggimento riporta in Italia la Bandiera di Guerra ( Agosto 2014)


Annuncio del Capo di stato maggiore della Difesa, generale Vecciarelli: «Al massimo entro la prima metà del 2021 il nostro ripiegamento sarà completo».

Entro il giugno prossimo ci sarà il ritiro del contingente italiano in Afganistan, dopo 20 anni.
Il ministro Guerini lo aveva preannunciato («Restiamo e andremo via tutti assieme»), ed il Capo di stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli, ha annunciato che l’accordo è concluso. «Stiamo elaborando una pianificazione prudenziale – ha spiegato Vecciarelli – che prevede il completo ritiro del contingente nazionale dall’Afganistan entro la prima metà del 2021, in linea con le indicazioni della Nato».
Secondo le rotazioni , sarà probabilmente la brigata Folgore ad essere impiegata dal prossimo fine d’anno ad Herat, settore ovest, dove attualmente c’è la Ariete comandata dal generale Enrico Barduani. Potrebbero essere proprio i paracadutisti a gestire il delicatissimo momento dell’abbandono delle postazioni e della “copertura” di sicurezza a coloro che stanno ripiegando.

 L’operazione Nato “Resolute support” sta già predisponendo la tabella di marcia con le forze regolari afghane e con i talebani, per arrivare all’uscita della NATO dal paese con la chiusura di tutti i comendi regionali entro il 2021. Il generale Vecciarelli ha concluso la sua relazione al Parlamento: «Non è ancora stato stabilito il futuro dell’alleanza e il ruolo nazionale. Si auspicano forme di collaborazioni tali da non disperdere gli ingenti investimenti nazionali e non rendere vano il sacrificio di decine di caduti».

Leggi anche