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Pubblicato il 04/07/2021

AFGANISTAN- GLI STATI UNITI “IN FUGA” DA BAGHRAM


Gli Stati Uniti hanno smantellato migliaia di attrezzature e dispositivi militari, anziché consegnarle al governo democratico. La paura era che potessero cadere nelle mani dei talebani o che tutti quei mezzi possano essere loro venduti nel mercato nero dagli afgani stessi.
Circondata da cemento e filo spinato, lo status di Bagram come roccaforte ora rappresenta la maggiore umiliazione per le forze della coalizione guidata dagli USA. “Mentre le ultime truppe rientrano a casa con la loro missione fallita, la loro stima e considerazione agli occhi degli afghani è più bassa che mai”, dice Gal Mohamed, un commerciante afgano.


BAGRAM, Afghanistan, 4 luglio – “Sono scappati via in modo poco dignitoso. Una sconfitta, perchè nessuno degli obiettivi della missione è stato raggiunto”, dice Gul. “Nulla di importante o prezioso è stato lasciato, ma cataste di rifiuti e di rottami che stiamo acquistando.Che brutto spettacolo”
Un tempo Bagram era la più grande base militare della coalizione in Afghanistan e ospitava più di 40.000 soldati, prima di essere consegnata alle forze governative afghane giovedì scorso. I “rottami” di cui parla sono veicoli distrutti, generatori, uniformi e stivali dei soldati americani.
Secondo quanto riferito, le forze con sede a Bagram hanno distrutto qualsiasi cosa di qualsiasi valore prima di evacuare.
Bagram era un aeroporto costruito 50 anni fa, 50 km a nord di Kabul, ed era il centro militare degli Stati Uniti in Afghanistan dove erano detenuti militanti e sospetti di alto profilo, compresi i comandanti talebani.

I talebani hanno dichiarato la vittoria e la “sconfitta del potente potere militare”.

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