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Pubblicato il 11/11/2021

AFGANISTAN: I 300MILA SOLDATI DEL GOVERNO NON ESISTEVANO. NUMERI GONFIATI PER INTASCARE I FONDI OCCIDENTALI

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 11.11.21


300 mila soldati inventati. Migliaia di truppe non esistevano davvero: lo rivela l’ex ministro delle Finanze che ha denunciato la frode dei generali afghani.

Perché l’esercito afghano – per il cui addestramento sono stati spesi oltre 83 miliardi di dollari –, non è riuscito a frenare l’avanzata talebana la scorsa estate? Perché era in parte composto da spettri. Lo ha svelato ieri all’emittente britannica Bbc l’ex ministro delle Finanze, Khalid Payenda, fuggito da Kabul appena gli islamisti hanno preso il controllo della Capitale: la maggior parte delle 300 mila truppe a libro paga della Difesa statunitense non esisteva. Della frode Payenda ha accusato gli alti vertici dell’esercito afghano, che hanno pompato – aumentando di almeno sei volte –, le cifre del reale numero di divise sotto il loro controllo. Quando venivano contattati dal governo centrale, ha continuato l’ex ministro, i generali inflazionavano i numeri degli uomini in servizio per ottenere più salari, fondi, attrezzatura. E di quei soldati fantasma erano i generali a intascare i salari. Anche i disertori non venivano dichiarati come tali e nemmeno i morti: “I generali trattenevano le loro carte di credito per continuare a riscuotere lo stipendio”, ha detto Payenda. Questi alti ufficiali, nonostante abbiamo frodato gli alleati occidentali, non si sono rifiutati poi di accettare soldi anche dagli islamisti per arrendersi senza combattere. Arriva un’eco dal passato a rafforzare le parole dell’ex capo del dicastero dell’Economia: si tratta di un report della Sigar (Ispettore generale ricostruzione dell’Afghanistan). Già nel 2016 l’agenzia esprimeva “profonde preoccupazioni per la corruzione diffusa nel paese: né gli Stati Uniti, né i loro alleati afghani sanno con certezza quanti soldati e poliziotti davvero esistono nel Paese, quanti rimangono effettivamente in servizio, quali siano le loro reali capacità”.

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