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Pubblicato il 29/01/2021

AFGANISTAN: I TALEBANI NON RISPETTANO GLI ACCORDI. IN FORSE L’ USCITA USA

sopra: il distintivo della iniziale missione di combattimento ISAF, che per gli americani significava ” I saw american fighting”, ho visto gli americani che combattono, dimostrava rapporti non sempre fluidi tra le forze occidentali, che sono successivamente migliorati fino alla vigilia dell abbandono senza preavviso delle forze USA decretato dall’ex presidente Trump


Gli Stati Uniti potrebbero non ridurre la loro presenza militare in Afghanistan, alla luce degli attacchi terroristici che si ripetono in violazione degli accordi di Doha . Il portavoce del Pentagono, John Kirby ha affermato “I talebani non hanno tenuto fede agli impegni”, nel corso di una conferenza stampa, riferendosi all’accordo sottoscritto lo scorso anno per un cessate il fuoco permanente in cambio di una riduzione della presenza militare statunitense in quel Paese. Kirby ha dichiarato che il nuovo segretario della Difesa, Lloyd Austin, è impegnato a valutare la questione, ed ha già intrapreso con gli alleati degli Stati Uniti la discussione delle opzioni per il futuro dell’Afghanistan.
Gli accordi risalgono a febbraio 2020, e prevedono la riduzione del contingente Usa da 13mila a 8.600 militari entro luglio dello stesso anno, arrivando ad eliminare tutte le forze occidentali sul territorio afgano. Lo scorso novembre Trump aveva sancito una accelerazione del processo di ritiro, decretando un ulteriore ridimensionamento del contingente Usa in Afghanistan a 2.500 uomini entro il 15 gennaio. Tale decisione è stata criticata dalla NAtO. La Difesa Usa ha fatto i conti delle guerra in Afghanistan, Iraq e Siria che sono costate ai contribuenti Usa 1.570 miliardi di dollari a partire dall’11 settembre 2001. Gli Usa sono presenti militarmente in Afghanistan da 19 anni.

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