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Pubblicato il 04/10/2014

AFGANISTAN: L’AERONAUTICA LASCIA SHINDAND

Herat – Con la cerimonia di “disattivazione” e l’ultimo ammainabandiera celebrati al tramonto di ieri , si è conclusa la missione dell’ Airbase Support Air Advisory Team dell’Aeronautica Militare che dopo quattro anni di addestramento dei colleghi della nuova forza aerea afgana a Shindand rientra in Patria .
Iniziata nel novembre 2010, la missione degli “advisors” italiani ha visto succedersi otto diversi Teams composti ognuno da circa trenta fra Ufficiali, Sottufficiali e Graduati dell’Aeronautica e di esperti delle telecomunicazioni dell’Esercito che hanno consentito di addestrare il personale della neonata Forza Aerea Afgana per supportare la costituzione di una forza armata professionale, autonoma e sostenibile nel tempo.
Durante la cerimonia di chiusura dell’838th Air Expeditionary Advisory Group della United States Air Force, nel quale il Team italiano era inquadrato, all’interno dell’aeroporto di Shindand, il comandante del Team, Colonnello Livio Generali, ha svolto il rito del “roll up” (arrotolamento) dello stendardo italiano, suggellando ufficialmente la conclusione della missione.

Successivamente si è svolta la cerimonia di trasferimento di autorità di tutto il complesso addestrativo e della parte operativa dell’aeroporto di Shindand dal Nato Air Training Command – Afghanistan, al comandante afgano del Shindand Air Wing, Generale di Brigata Aerea Shamshullah. Nel corso della cerimonia, il comandante del NATC-A, Generale Rothstein, ha ribadito l’importanza di aver potuto impiegare professionisti provenienti dalle forze aeree di diversi Paesi della coalizione, fra cui l’Italia, che hanno reso più efficace l’azione dell’advising.

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