CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 19/07/2020

AFGANISTAN. LE UNITA’ CINOFILE SVOLGONO UN GRANDE LAVORO PER LA SICUREZZA

Herat,
Nel contingente italiano della missione in Afghanistan “Resolute Support”, attualmente su base 132^ Brigata corazzata “Ariete” al comando del Generale di Brigata Enrico Barduani, operano, a supporto degli assetti di Force Protection, unità cinofile convenzionalmente indicate con la sigla K9, con il compito di contribuire alla sicurezza del personale e delle installazioni militari, in particolare nelle operazioni di ricerca di ordigni e materiali esplosivi (EDD, Explosive Detection Dog).


AUTOVEICOLI – PERSONALE – ESPLOSIVI
I nuclei K9, formati da conduttore e cane, sono impiegati principalmente nel controllo degli autoveicoli e del personale in ingresso a Camp Arena, sede del Train Advise Assist Command West (TAAC-W), ma svolgono anche attività di ricerca di esplosivi sul terreno e, grazie alle loro capacità operative , affiancano il personale nelle attività di controllo e vigilanza di aree e punti sensibili, anche nel trasporto tattico su qualsiasi tipo di mezzo militare.


IL CENTRO MILITARE VETERINARIO DI GROSSETO
Le unità cinofile, che provengono dal Centro Militare Veterinario dell’Esercito di Grosseto, struttura d’eccellenza delle Forze Armate italiane per la selezione e la formazione dei quattro zampe militari e del personale conduttore, prima dell’immissione in teatro operativo svolgono un intenso ciclo di addestramento, “su misure” per affrontare le specifiche esigenze di impiego richieste dal contesto e dall’area geografica in cui dovranno operare.

Il TAAC-WEST, Comando NATO a guida italiana, in cui operano i soldati dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare e dell’Arma dei Carabinieri, è responsabile nell’ambito dell’operazione “Resolute Support” della parte occidentale dell’Afghanistan, che comprende le province di Herat, Badghis, Farah e Ghor, per un’estensione territoriale pari all’intero Nord Italia e una popolazione di circa quattro milioni di abitanti.

È composto da militari di otto nazioni (Albania, Ungheria, Lituania, Romania, Slovenia, Ucraina, Stati Uniti d’America, oltre all’Italia) che operano con l’obiettivo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza in favore delle Istituzione e delle Forze di Sicurezza afgane, impegnate nella creazione di adeguate condizioni di sicurezza e prosperità per la popolazione locale.

Il contributo italiano ha consentito finora alla regione ovest dell’Afghanistan di raggiungere standard di sicurezza e sviluppo fra i più elevati nel paese.

Leggi anche