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Pubblicato il 18/08/2021

AFGANISTAN- PONTE AEREO ITALIANO PER RECUPERARE I COLLABORATORI AFGANI – IL 187mo SI OCCUPA DELLA SICUREZZA DELLA CELLULA COVI

ROMA- L’Italia continua il recupero dei collaboratori afgani con un ponte aereo costituito da C130J dell’Aeronautica militare che decollano dal Kuwait per il prelievo dei passeggeri, che saranno successivamente imbarcati sul 767Kc , che li attende nell’aereoporto militare di Kuwait per coprire la tratta finale fino all’Italia.

All’aeroporto di Kabul è attivo un team del 187mp Reggimento della Folgore a protezione della cellula COVI e dei passeggeri che salgono a bordo dei nostri velivoli. Il primo volo con 85 persone, tra ex collaboratori afghani e loro familiari, atterrerà nella giornata di oggi presso l’aeroporto di Fiumicino. Il personale a bordo è stato imbarcato all’aeroporto di Kabul su un C130J dell’Aeronautica Militare che era decollato dal Kuwait. Dopo uno scalo tecnico, l’aeroplano giungerà di nuovo in Kuwait, dove i passeggeri saranno trasferiti sul KC 767 per essere trasportati in Italia.

Nella giornata di oggi altri due C130J decolleranno dal Kuwait per imbarcare circa altre 150 persone a Kabul, che saranno trasportate in Italia con un KC767.
La Difesa ha messo in campo per l’operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI Comando Operativo di Vertice Interforze, comandato dal Generale Luciano Portolano, 7 aerei, 3 KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul.
ANSA E ITALPRESS

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