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Pubblicato il 14/06/2019

AFRICA DEL SAHEL: LA FRANCIA LANCIA ALLARME TERRORISMO E MIGRAZIONI E CHIEDONO CONTRIBUTI DI FORZE SPECIALI EUROPEE

foto sopra: Niger- Aprile 2019- Consegna dei brevetti italiani a paracadutisi del Niger ricondizionati dalla Folgore, che, nell’occasione, ha proiettato una squadra esplorante che è lanciata in caduta libera, senza pattuglia guida, e successivamente è avvenuto il lancio di un posto comando ed un pltotone di supporto. Il velivolo era decollato da Pisa , con uno scalo intermedio per rifornirsi. Il personale



SAHEL AUMENTANO LE VIOLENZE LA FRANCIA CHIEDE AGLI STATI EUROPEI DI FORNIRE FORZE SPECIALI
recensione di Antonello Gallisai

Oggi il ministro della difesa francese La Florence Parly ha chiesto alle potenze europee di fornire forze speciali per sostenere le truppe che lottano per contenere le continue violenze dei gruppi terroristici in Africa occidentale.
Negli ultimi sei mesi si è registrato un aumento degli attacchi di militanti islamici e delle violenze interetniche nella regione del Sahel.
“Se non stabilizziamo il Mali, il Niger o il Burkina Faso, l’Europa avrà sopra la sua testa, non una, ma diverse spade di Damocle: quella del terrorismo … e quella delle migrazioni illegali”, ha detto Parly in un discorso in una base delle forze speciali nella Francia sud-occidentale.
La Francia, ex potenza coloniale nella regione, è intervenuta in Mali nel 2013 per scacciare i militanti islamici che avevano occupato il nord. Da allora ha tenuto circa 4.500 truppe nella regione come parte delle operazioni di controterrorismo di Barkhane, mentre le Nazioni Unite hanno una forza di mantenimento della pace in Mali di circa 15.000 soldati e polizia.
Le potenze occidentali hanno anche fornito finanziamenti a una forza regionale composta da soldati del Mali, Niger, Burkina Faso, Ciad e Mauritania per combattere i jihadisti, ma la cosiddetta forza del G5 ha avuto notevoli difficoltà dovute ai ritardi nell’erogazione di denaro e allo scarso coordinamento.
Circa 23 paesi europei operano nella regione fornendo finanziamenti e supporto logistico . La Francia è stata al centro dell’azione militare cercando di fermare la diffusione dei gruppi jihadisti. Oltre a Parigi, nessuno fornisce forze speciali.
“Se gli europei, che sono direttamente interessati, non lo fanno, chi lo farà? Quindi, perché non fare appello alle forze speciali dei paesi europei? Sono perfettamente in grado di farlo se vogliono”, ha detto Parly. “Questo è quello che ho proposto a molti dei nostri partner”
Una fonte militare francese ha detto che l’idea é ancora nella fase embrionale e ha rifiutato di commentare sui paesi europei a cui é stata inviata la richiesta.
Le parole di Parly fanno comprendere la preoccupazione dei francesi e una certa frustrazione causata delle crescenti violenze nella regione, con ripetuti attacchi islamici e scontri etnici

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