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Pubblicato il 04/01/2015

AGRICOLTURA: PRODUZIONE IN PICCHIATA. MADE IN ITALY RAZIONATO

PARMA – Coldiretti lancia un allarme sugli effetti del crollo dei raccolti Made in Italy e di un possiile “razionamento” di tutti i prodotti base di casa nostra. Nel 2015 ci sarà il 35 per cento in meno di olio di oliva italiano, ma anche un calo del 25 per cento per gli agrumi, del 15 per cento per il vino fino al 50 per cento per il miele, mentre il raccolto di castagne è stato da minimo storico.

”La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, agrumi e millefiori è quasi dimezzata (-50 per cento) per effetto del clima, ma se la vendemmia – sottolinea Mauro Pacifici, Presidente di Coldiretti Viterbo- si è classificata come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, quella di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate”.

E’ allarme anche per la produzione italiana di pasta a causa dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro dall’estero, da dove arriva circa il 40 per cento del fabbisogno perché non si è avuta la lungimiranza di investire sull’agricoltura nazionale. Se in Italia i raccolti di frumento duro hanno subito una leggera flessione (-4 per cento), un calo consistente del 10 per cento si è verificato nell’Unione Europea e un vero e proprio crollo del 27 per cento si è registrato in Canada, principale fornitore dell’Italia.

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