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Pubblicato il 27/10/2019

AL BAGHDADI SI FA ESPLODERE. QUALCHE DUBBIO.

di Corrado Corradi


Al Baghdadi era ormai un leader jihadista bollito senno’ si sarebbe già trasferito dallo Shamm al sahelo Sahara ove l’ISIS si sta riorganizzando per dar vita ad un’altra entità jihadista.

Che Al Baghdadi si sia suicidato facendo esplodere la cintura esplosiva che aveva indosso, a me «me pare ‘na strunzaata» per una serie di ragioni, non ultima perché al posto di farsi esplodere con una cintura esplosiva (dai jihadisti usata unicamente per azioni suicidee secondo un preciso cerimoniale) sarebbe stato molto più semplice e logico spararsi un colpo alla tempia… non si va in giro, e meno ancora si fugge con una cintura esplosiva alla cintola se non la si vuol usare per accoppare un bel po’ di persone intorno.

Certo che l’eliminazione di quell’impresentabile Emiro che era a capo di uno stato demenziale e pericoloso, ISIS/DAIISH, per l’amministrazione Trump potrebbe essere un’occasione da non perdere per:
• Scucire un insperato trionfo dopo una campagna militare che definirla fiacca e inconcludente sarebbe un eufemismo;
• Permettere agli USA di sganciarsi da quella regione accreditandosi al mondo per aver chiuso la questione ISIS/DAIISH.

Non escluderei che Al Baghdadi, noto negli ambienti per essere persona che persegue senza scrupoli i propri interessi personali, abbia concordato una sua uscita di scena gloriosa per lui e utile per Trump.

Questione da seguire, a meno che non venga conclusa con lo stessa riservatezza con la quale si é chiusa la demenziale epopea di quell’altro campione del jihadismo che era Ben Laden.

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