OPINIONI

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Pubblicato il 04/06/2015

ALLA GENTE PIACE IL 2 GIUGNO. AI POLITICI NO

La festa Repubblicana

del 2 giugno

di Titta Sgromo

La festa Repubblicana del 2 Giugno, celebrata ai fori imperiali, alla presenza di un Capo dello Stato, Mattarella, che ha definito una inutile strage la grande guerra dove morirono otto milioni di Italiani orgogliosi di aver combattuto per la loro Patria, del Premier Renzi che va a far visita in Afganistan con la tuta mimetica dimenticando di aver usato quella a lui più consona di Scout, del Presidente del Senato, retaggio di una Magistratura schierata, e di un Presidente della Camera ben nota per avere a cuore gli Immigrati senza alcuna distinzione, e gli omosessuali più degli Italiani normali, è stata la manifestazione, che, per quanto festosa e plaudente, ha dimostrato che lo Stato Italiano nei confronti degli altri Paesi Europei, è in una situazione economica e sociale disastrosa.

Che Meraviglia i Bersaglieri che con la loro corsa hanno richiamato alla memoria degli Italiani, quelli veri le gesta eroiche ed entusiastiche di chi andava a morire sperando in un futuro migliore per tutti noi. Che meraviglia veder sfilare il battaglione San Marco in modo composto ma altrettanto orgoglioso di avere nelle proprie fila gli ultimi due eroi Italiani, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, trattenuti in India da più di tre anni, senza che la loro Patria attraverso i rappresentanti Istituzionali abbiano fatto nulla di concreto per liberarli da una prigione assurda ed immeritata. Eppure la Gente, mentre sfilava il Battaglione gridava a squarcia gola:” MARO’ LIBERI” senza che i rappresentanti dello Stato facessero un segno di condivisione. Pensate un po, se al posto dell’Italia, ormai Italietta, la questione avesse interessato, l’Inghilterra, o la Germania o la Francia, l’India in mano, nonostante i progresso, alle Tribù, divise in caste, avrebbe potuto comportarsi così come si comporta, sbeffeggiando il Paese al quale appartengono i Marò.

Penso proprio di no, La diplomazia avrebbe avuto quale aperitivo per lo meno una avvisaglia aerea premonitrice di altre più incisive iniziative. Eppure gli Italiani che ormai non vanno più a votare, non avendo più fiducia in chi potrebbe rappresentarli istituzionalmente, erano numerosissimi e plaudenti alla festa del 2 Giugno, coronata con la meravigliosa esibizione delle frecce Tricolori, dimostrando orgoglio e passione per quella bandiera che è il simbolo dell’italianità perduta, pur in presenza dei personaggi che avrebbero dovuto rappresentare il Paese culla di ogni civiltà tutelata da un diritto che ormai è solo un lontano ricordo rispetto a quello che vedeva quali protagonisti, Vittorio Emanuele Orlando, piuttosto che Piero Calamandrei o i fratelli Rocco. Tutto si evolve con il passare del tempo in tutti i Paesi Civili, tranne che in Italia dove si assiste all’involuzione più grave che si ricordi. Peccato, peccato davvero!

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