CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 05/03/2014

ALLARME SICUREZZA. I RISPARMI TAGLIANO POSTI DI POLIZA E CARABINIERI

PARMA – Il ministro Alfano la chiama «un’ipotesi progettuale» che -recita- “vuole condividere con i questori”. I tagli sno contenuti in una circolare che spiega che intende andare in due direzioni.
La prima: di concerto con i Carabinieri, viene definita «una rivisitazione della dislocazione dei commissariati di Ps, delle stazioni CC e di quelle Forze speciali a carattere sussidiario (forse la Guardia di Finanza) concentrate in alcune sedi e non razionalmente distribuite sul territorio». Insomma, l’obbiettivo è eliminare i doppioni. Un’eventualità il cui rischio era stato già velatamente paventato in Parlamento anche dal Comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli.
La seconda: adeguare la “rete” alle nuove esigenze, con l’obbiettivo di «ottimizzare» i presidi nelle quattro specialità della Ps: stradale, ferroviaria, postale, di frontiera.
Per le questure, il risultato di questa ottimizzazione sarà la chiusura di 11 commissariati. Per la Polizia stradale, la soppressione di 2 compartimenti, 27 presidi minori e l’accorpamento di 6 presidi. Per la Polizia ferroviaria, gli effetti saranno la soppressione di 73 posizioni tra sottosezioni e posti Polfer. La Polizia postale chiuderà 73 sezioni provinciali; mentre quella di Frontiera sopprimerà 2 zone di competenza e 10 presidi minori. La circolare prevede anche la soppressione «di tutte le 50 squadre nautiche, di 4 squadre sommozzatori, di 11 squadre a cavallo e di 4 nuclei artificieri». Nonché «della scuola per i servizi di Polizia a cavallo di Foresta Burgos».

Dal 2011 a oggi i tagli fatti dai governi Berlusconi, Monti e Letta alle buste paga delle forze dell’ordine e delle forze armate (tra tagli agli scatti di carriera, promozioni, indennità) ammontano a più di 1 miliardo e 800 milioni di euro: circa 1300 euro all’anno pe rogni operatore ,negli ultimi tre anni.

Leggi anche