ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 18/08/2011

ALTA VIA VALSASSINA: ITINERARIO AFFASCINANTE

PARMA- Pochi giorni di vacanza per Mario Locatelli, paracadutista lombardo che con il Figlio minore ci ha spedito immagini fantastiche di una uscita sulle montagne delle sue zone.,Una via di mezzo tra la preparazione fisica -che Mario cura con severità per gareggiare costantemente in pattuglia- ma anche una breve vacanza con il Figlio. Ecco il suo “rapporto”:

di Mario Locatelli

VARESE- Nei pochi giorni di ferie a cavallo di ferragosto, approfittando di un provvidenziale vento da nord che ha tenuto lontane piogge e temporali, ho deciso con mio figlio Alain di arrampicarci sull l’Alta Via della Valsassina. Si tratta di 60 chilometri impegnativi, con un dislivello totale ( positivo + negativo) di 5000 mt.

Partenza da località Roccoli Lorla a 1400 metri, dove si sale al monte Legnone (2610 mt). Dopo il ristoro si ridiscendere ai laghi del Deleguaggio ( 2050 mt), per poi risalire al Pizzo Alto a 2512 mt.
Uno splendido passaggio in cresta. Al Pizzo Alto abbiamo bivaccato.

Tenda, cambio di indumenti,un pasto scaldato con il fornelletto della razione Kappa, e un sonno di piombo, con le gambe provate da 11 ore di cammino.

Il vento teso da Nord ci ha fatto benedire i sacchi a pelo. La mattina abbiamo perfino trovato la tenda ricoperta di ghiaccio.

Dopo una colazione da…muratori paracadutgisti, abbiamo ricominciato la escursione, sendendo fino alla bocchetta di Taeggio a 2201 mt, per poi risalire al Pizzo Rotondo a 2496 mt.

Tappa ristoro per affrontare con le giuste energie la bocchetta di Stavello a 2293 mt, passando per il sentiero Cadorna: durante la prima guerra mondiale erano stati costruiti fortini e trincee per timore di uno sfondamento austriaco dalla Valtellina.

Alla bocchetta di Trona il secondo bivacco a 2122 mt: 13 ore di cammino ci hanno steso: dopo la pasta e fagioli, siamo crollati.

La mattina del terzo giorno abbiamo affrontato il Pizzo dei Tre Signori a 2558 mt, dove la giornata tersa ci ha concesso un quadro con i monti piùbelli del mondo: Bernina, Disgrazia, Adamello, Rosa, Cervino, Grigna, Jungfrau, Badile, Cengalo, Stella e tanto altro.

La esfiltrazione era prevista in Val Biandino a circa 1200 mt, dove ci aspettava il mio figlio maggiore Angelo, che ci aveva anche accomapgnato alla partenza. Anche se 20 chili di zaino ci hanno lasciato le impronte sulle spalle, questi tre giorni di fatica e sudore per la sola gioia di vedere un tramonto o lo spettacolo che la natura regala, ritempra il corpo e la mente. Niente cellulari e televisioni ma solo il fischio della marmotta oppure i versi indispettiti del camoscio infastidito.Poi ritorni nello stress della vita di tutti i giorni e ti senti più forte. NOn saranno i problemi quotidiani a intimorire chi ha avuto il, privilegio di vedere quello che abbiamo visto io e mio figlio.

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