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Pubblicato il 28/09/2015

AMIANTO: LA DIFESA DEVE RISARCIRE 400MILA EURO AD UN OPERAIO DELL’ARSENALE DI MARINA

TARANTO- E’ stata stabilita in questi giorni la somma che il Ministero della Difesa dovrà corrispondere come risarcimento alla famiglia di un operaio impiegato all’Arsenale della Marina Militare di Taranto morto per mesotelioma. L’uomo era impiegato presso l’Arsenale dagli anni Settanta in qualità di dipendente civile della Difesa. Compito dell’uomo era svolgere il ruolo di operaio coibentatore a bordo delle navi militari con la conseguenza di essere stato esposto, per anni, all’amianto. L’esposizione agli effetti nocivi dell’amianto è proseguita durante gli anni Ottanta quando l’uomo lavorava come magazziniere distribuendo manufatti di amianto alle Officine dello Stabilimento militare tarantino. L’uomo ha scoperto di avere un mesotelioma pleurico, una forma di tumore tipicamente provocata dall’amianto, che in pochi mesi lo ha condotto a una rapida morte. L’uomo aveva appena 57 anni. A due anni dall’inizio del processo il Tribunale di Taranto, con Dispositivo di Sentenza dello scorso 22 settembre, ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire per quattrocentomila euro la famiglia. La sentenza accerta la responsabilità del Ministero della Difesa in relazione alla malattia professionale contratta dall’uomo.

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