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Pubblicato il 28/03/2014

ANCHE I DELFINI-SOLDATO DELLA UCRAINA PASSANO AI RUSSI


L’Urss nel 1973 avviò un programma di addestramento dei delfini a Sebastopoli, che oggi, dopo il plebiscito che ha sancito la secessione della Crimea, è tornata Russia. I cetacei venivano addestrati per recuperare armi e materiale da combattimento dal fondo del mare e di colpire sommozzatori e navi nemiche con attacchi suicidi, facendo esplodere bombe fissate sulla loro testa.

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica l’unità militare che li addestrava era passata sotto il controllo di Kiev e la versione ufficiale era che i cetacei guerrieri sarebbero stati riconvertiti alla delfino-terapia per bambini con malattie psichiche.

L’oceanarium statale di Sebastopoli, invece, sembra avesse in corso e in fase di ripresa i programmi di addestramento di animali marini, che includono delfini e foche (in realtà si tratterebbe di otarie, ndr) per le Forze Armate della Russia.

Con la dichiarazione di annessione volontaria alla Russia della Crimea, anche l’oceanarium di Sebastopoli è finito sotto Mosca e con lui i delfini soldato che, come la gran parte dei militari ucraini di stanza in Crimea, sottomarini, incrociatori e fregate, sono passati con l’Armata Rossa ed al servizio della Flotta del Mar Nero della Marina Russa.
Con l’appoggio della Russia gli specialisti dell’Oceanario progettano di sviluppare nuove attrezzature e programmi per utilizzare nella maniera più efficace gli animali. In particolare per la ricerca di diversi manufatti e materiale bellico affondato e per rilevare sommozzatori militari».
L’addestramento dei delfini killee, inoltre – dicono fonti militari ex ukraine- veniva effettuato all’oceanarium di Stato di Sebastopoli, era realizzato per contrastare attacchi di truppe subacquee nemiche che cercassero di effettuare un blitz in un porto.

Armare i delfini è però un grosso rischio: anche se sono molto intelligenti non sono in grado di discernere la differenza tra navi nemiche ed amiche e tra subacquei nemici ed amici. La stessa Us Navy dice che non sarebbe saggio dare ad un animale questo tipo di decisione.

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