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Pubblicato il 07/01/2015

ANCHE I RAZZI FANNO PRECISIONE IN ATTERRAGGIO COL PARACADUTE

Il Falcon 9, vettore spaziale che ha già portato a termine due missioni precedenti proverà ad atterrare con un paracadute su una piattaforma in mezzo all’oceano: una nave-drone.Il primo caso di precisione in atterraggio col paracadute di un razzo

Finora, l’unico modo per salvare una navicella spaziale era stato quello di lasciare che impattasse il più delicatamente possibile nell’oceano, recupendola con navi in attesa, oppure a Terra, con paracadute e retrorazzi, o lasciando che atterrasse come un aereo, come ad esempio lo Space Shuttle.

SpaceX, aziends dell’imprenditore Elon Musk sta per intraprendere la sua quinta missione-cargo di rifornimento verso la Stazione Spaziale Internazionale tentando poi il primo atterraggio di precisione della storia di un razzo Falcon 9 su una nave-drone cargo.

Il razzo riutilizzabile SpaceX ‘è un elemento fondamentale delle ambizioni del miliardario americano, valido per costruire il mezzo che porterà le prime persone su Marte, ed è anche una tecnologia che potrebbe rivoluzionare i viaggi spaziali, rendendolo molto più economici.

Per sbarcare il razzo alto 14 piani con precisione, la squadra ha bisogno di stabilizzarlo e rallentarlo, qualcosa che i tecnici dell’azienda paragonano al “cercare di bilanciare un manico di scopa su una mano nel bel mezzo di una tempesta”.
Il primo passo è riaccendere i motori del razzo una volta separato dalla sua capsula. La prima accensione servirà a regolare il punto di impatto, poi il supersonico retrorazzo a propulsione aumenterà la resistenza all”atmosfera rallentando il veicolo da 1300m / s ai 250 m / s, prima della manovra finale di atterraggio, quando la velocità dovrebbe diminuire a solo 2 m / s.
Rallentarla non basta, però: il Falcon 9 ha anche bisogno di un certo grado di controllo al fine di colpire la piattaforma. La nave drone spazioporto è di 300 per 100 metri, con le ali che si estendono in una larghezza di 170 piedi. La grandezza del razzo è di 70 metri, quindi non c’è molto spazio di manovra.
Giusto per rendere ancora più difficile il tutto, nemmeno la piattaforma è ferma. Si tratta di una nave senza ancoraggi.
Il razzo testerà anche quelle che vengono chiamate “X-wings” (trad. X-ali). Si tratta di quattro alette collocate a formare una X intorno al veicolo, che possono muoversi indipendentemente per controllarlo meglio.
“Un razzo pienamente e rapidamente riutilizzabile così progettato non è mai stato realizzato prima: è la svolta fondamentale necessaria per ridurre sostanzialmente i costi di accesso allo spazio”, ha detto in un comunicato SpaceX.

La quinta missione di rifornimento alla ISS , quella della nostra astrunauta italiana, è prevista per il giorno 8 alle 11:20.
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