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Pubblicato il 04/09/2014

ANCHE L COLONNELLO ALBAMONTE AGLI INVICTUS GAMES

il colonnello Albamonte in una recente manifestazione alla Lustrissimi dove ha incontrato altri atleti disabili, alcuni dei quali parteciperanno agli INVICTUS GAMES insieme a lui


PARMA- Tra gli atleti che compongono la formazione italiana c’è il colonnello paracadutista Alessandro Albamonte che ha descritto lo spirito con il quale partecipa a questa esperienza.

«QUESTA manifestazione sportiva è una grande occasione nella quale vince l’uomo. E’un momento nel quale sarà possibile socializzare, integrarsi, superare i propri limiti, vincere le proprie paure. Il valore dello sport è anche questo. Lo sport è una scuola di vita». Lei quando gareggerà? «Gareggerò il 13 settembre per la canoa. Mi sono preparato e se darò il meglio lo devo anche a mia moglie Paola che mi è sempre stata accanto. È stata un preparatore atletico severo. Non mi accompagnerà in Inghilterra perché i bambini vanno a scuola. Ma il 13 farà una follia e verrà a vedere la mia prova». Seduto dietro la scrivania il colonnello Albamonte è la testimonianza dei valori della Folgore: appartenenza alle Forze Armate, attaccamento al Basco Amaranto, umiltà, preparazione e consapevolezza di essere un soldato. Cosa ha significato per lei l’attentato del 31 marzo 2011? «Non mi piace guardare al passato, mi piace pensare al futuro. Sono un soldato. Sono attaccato alla divisa e la indosserò sempre anche quando passerò a miglior vita. Essere un soldato è una vocazione. Ma quei momenti dell’esplosione mi hanno reso un uomo migliore, un papà, un marito, un soldato più consapevole. Partecipare a questa manifestazione è importante, ma non sono un atleta sono un uomo un soldato e come tale ho già vinto la mia competizione». Grazie colonnello Albamonte: i suoi valori sono un monito per tutti come del resto sono gli ideali della Brigata Folgore. E naturalmente, colonnello, in bocca al lupo.

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