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Pubblicato il 05/07/2015

ANPDI DI MASSA RICORDA L’INCURSORE STEFANO PAOLICCHI CADUTO A MOGADISCIO

affresco.incursori

Il sergente maggiore massese Stefano Paolicchi, paracadutista del 9° reggimento d’assalto «Col Moschin» di Livorno perse la vita per mano dei miliziani somali.

MASSA- Alle ore 10.30 di domenica nella parrocchia di San Giuseppe Vecchio a Marina di Massa, dove anche la piazza porta il nome di Stefano Paolicchi, il parroco Don Danilo Vita ha ricordato «quel giovane servitore della patria in missione di pace, che nel tentativo di aiutare le popolazioni bisognose non fece più ritorno a casa». La cerimnonia che di ripete ognio anno è organizzata dalla sezione massese «Quota 33» dell’Anpd’I. Ogni anno i paracadutisti massesi si ritrovano insieme alla famiglia per deporre una corona «in memoria di Paolicchi e di tutti i caduti delle guerre». Presente una rappresentanza dell’amministrazione comunale e della Brigata Folgore. Paolicchi era incursore paracadutista, inquadrato nel contingente italiano per la missione di pace seguita alla risoluzione 794 dell’Onu. Militare di carriera aveva già partecipato ad altre missioni all’estero e i suoi compagni che quel giorno erano con lui, raccontano che «dopo essere stato colpito, Stefano seppur ferito gravemente proseguì il combattimento preoccupandosi di liberare i militari italiani , che erano sotto attacco dei miliziani».

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