CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 20/11/2016

ANPDI LUCCA FESTEGGIA I 101 ANNI DEL CARABINIERE PARACADUTISTA GIUSEPPE PALAGI

di Franco Lippi

LUCCA- Sabato 19 Novembre una delegazione di paracadutisti lucchesi dell’ANPD’I si è recata presso l’abitazione del carabiniere paracadutista PALAGI GIUSEPPE, classe 1915, dove in occasione del suo 101° compleanno.

Il suo passato militare nel 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti parla da solo: Palabgi è statao brevettato presso la Regia Scuola di Paracadutismo di Tarquinia nel 1940, da cui deriva l’odierno Reggimento CC Tuscania.
Il decano della sezione gode di ottima salute, mangia, beve e fuma senza problemi, è completamente autosufficiente e le sua analisi del sangue fanno invidia ad un trentenne. I paracadutisti lucchesi si sono strinti intorno a Lui in un caloroso abbraccio, al grido di Folgore, con l’augurio di poterlo festeggiare ancora per anni in compagnia della consorte, dei suoi quattro figli e degli affezionati nipoti.
Capannori, 19.11.2016

Il Carabiniere paracadutista PALAGI Giuseppe è nato a Capannori il 19.11.1915; arruolato nei Reali Carabinieri nel 1936, faceva domanda per l’assegnazione 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti costituito a Roma il 1° luglio 1940 e poi trasferito alla Regia Scuola di Paracadutismo di Tarquinia per l’addestramento finalizzato al conseguimento del brevetto di paracadutismo.
Inviato in Africa Settentrionale nel luglio 1941, nei primi giorni di dicembre i 400 carabinieri paracadutisti venivano inviati a presidiare il caposaldo di Eluet El Asel (Libia) dove il 19 dicembre si scontravano con le avanguardie britanniche. Nei giorni successivi parte del Battaglione veniva inviato al bivio di Lamluda dove il battaglione veniva quasi completamente distrutto, ma permettendo con il suo sacrificio, di salvare l’Armata italo-tedesca dall’accerchiamento inglese. I pochi superstiti, attestati a difesa delle case dei coloni italiani , venivano liberati il 6 febbraio 1942 con la successiva controffensiva. Il Palagi, catturato dagli inglesi a Lamluda ed inviato in prigionia nel Sud Africa, rientrava in Italia nel 1946 e dopo tre mesi di licenza continuò a servire l’Arma presso varie stazioni in provincia di Livorno, prestando servizio anche presso Camp Derby, fino alla pensione conseguita nel 1968. Attualmente vive nel paese di Segromigno in Piano in provincia di Lucca.

Leggi anche