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Pubblicato il 25/11/2019

ANPDI MONZA RICORDA A TRADATE I CADUTI “PER L’ONORE D’ITALIA”



I PARACADUTISTI MONZESI COMMEMORANO I CADUTI “PER L’ ONORE D’ITALIA”

di Francesco Crippa – Presidente della sezione ANPD’I di Monza.




Tradate, 24 Novembre 2019

Mentre risuonavano le note di “Avevo un Camerata” 50 paracadutisti e simpatizzanti si inquadravano in religioso silenzio per dare inizio alla tradizionale commemorazione che la sezione di Monza organizza ogni anno al Sacrario Militare di Tradate.
Quest’ anno ricorre il 25° anniversario di fondazione della nostra sezione e contemporaneamente il 75° di fondazione della Scuola Militare di Paracadutismo di Tradate che vide la sua nascita immediatamente dopo il “regio tradimento” dell’8 Settembre del 1943 e riunì Paracadutisti reduci di El Alamein e dalla Scuola di Viterbo e le nuove giovanissime leve che aderirono all’ Esercito Repubblicano.
Grazie all’ospitalità e al Cameratismo che ogni anno i paracadutisti della sezione di Tradate (con in testa il presidente Alp. Par. Giancarlo Millefanti) abbiamo potuto degnamente onorare, per il 25° anno consecutivo, la memoria dei tanti caduti i cui resti riposano nel Sacrario.
Prendendo spunto dagli scritti del Magg. Edoardo Sala, ultimo comandante del Reggimento, abbiamo voluto sottolineare il momento storico nel quale associazioni come la nostra si trovano ad operare. La nostra sezione in particolare, che da sempre ha intrapreso l’impegnativo e difficile percorso della coerenza e che ora qualcuno definirebbe “politicamente scorretto”, non può e non deve più accettare mediazioni o tentativi di riavvicinamento da parte di chi non vuole ancora riconoscere l’ Onore che i soldati della R.S.I. si sono meritati sui campi di battaglia.
Pur consapevoli che il rischio è quello di “rimanere isolati” non si può venir meno al giuramento che proprio qui a Tradate, in occasione del 60° anniversario della fondazione della Scuola noi “nuove leve” facemmo ai reduci presenti di portare avanti non solo il loro ricordo ma soprattutto gli ideali che spinsero la gran parte di loro all’ estremo sacrificio per la Patria.
E’ da giornate come queste che associazioni come la nostra devono trarre gli stimoli per andare avanti e costruire nuove generazioni di paracadutisti che non siano del semplice “personale” da lanciare da un aereo ma sappia essere veicolo di storia e valori.
La deposizione di una “corona di alloro”, il “Silenzio” e l’ appello nominale dei Caduti ha chiuso la cerimonia ove non è mancato il nostro canto “Quando più aspra in guerra…” che ha rimbombato per tutto il Sacrario.
Dopo il “rompete le righe” un Cameratesco brindisi nei locali della sezione di Tradate ha chiuso una giornata coinvolgente e ad alcuni tratti anche emozionante.

FOLGORE!

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