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Pubblicato il 02/09/2019

ANPDI PORDENONE- MARCIA SULLE ALPI 2019

MARCIA SULLE ALPI 2019
di Daniele Ambrogi

Nel fine settimana del 31 agosto e del 1° settembre, la sezione A.N.P.d’I. di Pordenone ha svolto la marcia commemorativa denominata “Marcia sulle Alpi” giunta alla sua 5ª edizione.

Come ogni hanno gli obbiettivi di questo evento sono ricordare i soldati che hanno combattuto e dato la vita alla Patria e creare coesione tra i soci del sodalizio che sempre più numerosi giungono da ogni parte d’Italia.

Quest’anno a prendere parte alla marcia erano presenti:

Antonio Serra (A.N.P.d’I. Catania)

Davide Simonato (A.N.P.d’I. Nord Friuli)

Massimo Vicentini (A.N.P.d’I. Reggio Emilia)

Lorenzo Bongiovanni, Giovanna Colio, Giacomo Cevenini,Pasquale Russo e Angelica Villani (A.N.P.d’I. Bologna)

Roberto Bosi, dell’associazione strocio-culturale “Pico Cavalieri” di Ferrara

Vanni Bertanza, Carlo e Enzo Pinzana (A.N.P.d’I. Treviso)

Capitano Dino Valmori (pilota dell’Aviazione dell’Esercito, già vice-comandante della 6ª cp. Par. “Grifi”) con la fidanzata Roberta Burrai, Davide Vettorel e Beatrice Statuti.

L’appuntamento per i partecipanti è stato sabato mattina presso il Passo di Monte Croce Carnico, attualmente punto di confine tra Italia e Austria, dopo aver reso gli onori presso al monumento dedicato al Maggiore Davide Macchi della Regia Guardia di Finanza (primo caduto italiano in Carnia). Dopo, i componenti della spedizione hanno cominciato l’ascesa in direzione della vetta del Pal Piccolo.

Guidati da Daniele Ambrogi, responsabile della marcia, coadiuvato dai soci consiglieri Alessandro Petracin, Claudio e Giulia Rosolen, hanno visitato le fortificazioni austro-ungariche già a bassa quota, giunti poi in cima al monte, è stata la volta del “Museo all’Aperto” visitabile grazie all’associazione italo-austriaca “Amici delle Dolomiti” che curano le zone dei combattimenti.

Giunti al “trincerone italiano” ovvero la prima linea italiana, è giunta la notizia della scomparsa di Santo Pelliccia e in quel momento l’abbiamo voluto ricordare insieme a tutti i ragazzi che hanno dato la vita per l’Italia in ogni occasione.

La marcia è continuata passando alle pendici del Monte Cuelat arrivando a destinazione alla Casera Pal Grande di Sotto, gestita e messa a disposizione dagli amici dell’A.N.A. di Timau Rosolino Matiz, capogruppo e Erminio Matiz. Cenando con tutti i prodotti portati dalle varie zone di provenienza dei Paracadutisti e condivisi con tutti, dopo 7 ore e 40 minuti di marcia con un dislivello positivo di 645metri e circa 10km percorsi, la spedizione ha riposato trascorrendo la notte nella Casera.

La domenica mattina, effettuato l’alzabandiera, si è cominciata la discesa a valle per andare a visitare il tempio-ossario di Timau che accoglie le spoglie di 1763 soldati tra cui l’unica donna, Maria Plozner Mentil, portatrice carncia colpita a morte da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916 e decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.

La marcia si è conclusa visitando il museo della grande guerra. Poi il pranzo al ristorante “da Otto” con cucina friulana dove sono stati consegnati gli attestati di partecipazione.

Anche quest’anno l’obbiettivo è stato raggiunto, abbiamo trascorso 2 giorni nella migliore compagnia, ricordando i nostri caduti e ammirando i paesaggi che solo la montagna sa regalare.
Appuntamento all’anno prossimo.

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