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Pubblicato il 21/07/2016

ARRUOLAMENTI FACILI NELL ESERCITO : COINVOLTO ANCHE UN GENERALE DI BRIGATA IN PENSIONE

Concorsi truccati per VFP1 e VFP4: spuntano i primi nomi eccellenti

di Vincenzo Di Guida

E’ di poche ore fa la notizia che sarebbero stati disposti i primi provvedimenti nell’ambito dell’indagine che coinvolgerebbe anche alcuni militari in servizio nell’inchiesta su possibili concorsi truccati per accedere alle carriere iniziali di truppa.

L’inchiesta, coordinata dal Procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e il pm Stefania Budasono del Tribunale di Napoli nord, vedrebbe più di una ventina di soggetti coinvolti per i quali si profila la constatazione dei reati di corruzione e millantato credito.

Gli inquisiti a vario titolo, quindi con differenti profili di responsabilità che ora vengono vagliate dai magistrati, avrebbero instaurato un vero e proprio network, dissimulato da scuole di formazione ed associazioni o centri studio, ai fini di agevolare alcuni concorrenti nei concorsi militari riservati ai civili che avessero ambizione di lavorare come VFP1 (volontari in ferma prefissata di 1 anno) o ai militari che intendessero transitare nei VFP4 (volontari in ferma prefissata di 4 anni).

Tali posizioni militari, benché di bassa forza e del tutto precarie, sono comunque particolarmente ambite perché necessarie per poter successivamente affrontare il definitivo passaggio in s.p.e. (servizio permanente effettivo) nonché, fino allo scorso anno, per potere accedere ai concorsi nei Carabinieri, Guardia di Finanzia e Polizia.

Tra i nomi evidenziatisi nel corso delle indagini, spiccherebbe quello del Generale di Brigata (in ausiliaria) Luigi Masiello.

Masiello, da pochi mesi transitato in quiescenza col grado di Generale di Brigata, era stato Ufficiale geniere proveniente dal 69° Corso A.U.C. (Allievi Ufficiali di Complemento) con svariati elogi all’attivo tra cui, ironia del caso, un paio inerenti la promozione dei reclutamenti.

Figura nota nelle provincie di Napoli e Caserta per il servizio prestato presso importanti Comandi di tali aree, una volta in pensione si era dedicato con particolare attenzione al settore della formazione e dell’associativismo.

Masiello, infatti, membro dell’Associazione Medica Italiana e dell’Associazione culturale Medifuturo, aveva recentemente assunto anche la responsabilità della Delegazione regionale per la Campania dell’ANGeT, la prestigiosa Associazione Nazionale dei Genieri e Trasmettitori.

La posizione e le reali responsabilità del Generale Luigi Masiello, nome che parrebbe essere stato messo in risalto solo indirettamente nel corso di alcune intercettazioni telefoniche di faccendieri e procacciatori del network, è ora materia al vaglio degli inquirenti.

Concorsi truccati per VFP1 e VFP4: spuntano i primi nomi eccellenti

di Vincenzo Di Guida

E’ di poche ore fa la notizia che sarebbero stati disposti i primi provvedimenti nell’ambito dell’indagine che coinvolgerebbe anche alcuni militari in servizio nell’inchiesta su possibili concorsi truccati per accedere alle carriere iniziali di truppa.

L’inchiesta, coordinata dal Procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e il pm Stefania Budasono del Tribunale di Napoli nord, vedrebbe più di una ventina di soggetti coinvolti per i quali si profila la constatazione dei reati di corruzione e millantato credito.

Gli inquisiti a vario titolo, quindi con differenti profili di responsabilità che ora vengono vagliate dai magistrati, avrebbero instaurato un vero e proprio network, dissimulato da scuole di formazione ed associazioni o centri studio, ai fini di agevolare alcuni concorrenti nei concorsi militari riservati ai civili che avessero ambizione di lavorare come VFP1 (volontari in ferma prefissata di 1 anno) o ai militari che intendessero transitare nei VFP4 (volontari in ferma prefissata di 4 anni).

Tali posizioni militari, benché di bassa forza e del tutto precarie, sono comunque particolarmente ambite perché necessarie per poter successivamente affrontare il definitivo passaggio in s.p.e. (servizio permanente effettivo) nonché, fino allo scorso anno, per potere accedere ai concorsi nei Carabinieri, Guardia di Finanzia e Polizia.

Tra i nomi evidenziatisi nel corso delle indagini, spiccherebbe quello del Generale di Brigata (in ausiliaria) Luigi Masiello.

Masiello, da pochi mesi transitato in quiescenza col grado di Generale di Brigata, era stato Ufficiale geniere proveniente dal 69° Corso A.U.C. (Allievi Ufficiali di Complemento) con svariati elogi all’attivo tra cui, ironia del caso, un paio inerenti la promozione dei reclutamenti.

Figura nota nelle provincie di Napoli e Caserta per il servizio prestato presso importanti Comandi di tali aree, una volta in pensione si era dedicato con particolare attenzione al settore della formazione e dell’associativismo.

Masiello, infatti, membro dell’Associazione Medica Italiana e dell’Associazione culturale Medifuturo, aveva recentemente assunto anche la responsabilità della Delegazione regionale per la Campania dell’ANGeT, la prestigiosa Associazione Nazionale dei Genieri e Trasmettitori.

La posizione e le reali responsabilità del Generale Luigi Masiello, nome che parrebbe essere stato messo in risalto solo indirettamente nel corso di alcune intercettazioni telefoniche di faccendieri e procacciatori del network, è ora materia al vaglio degli inquirenti.

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