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Pubblicato il 04/05/2021

ARRUOLAMENTI: QUALCHE CONSIGLIO PER AFFRONTARE LE SELEZIONI

PARMA- 2 giovani su 5 sono interessati alla carriera militare. Ecco alcuni consigli per i giovani aspiranti,
illustrati da Emanuele Buscarino, presidente di AssOrienta, Associazione degli Orientatori Italiani, che si occupa anche della preparazione alle carriere militari e che ogni anno bandisce “Onore al Merito”, l’iniziativa che premia i giovani più meritevoli con borse di studio per la preparazione ai concorsi in divisa.



Conoscere i bandi per pianificare

I concorsi per le Accademie sono resi pubblici tra gennaio e febbraio di ogni anno. La Guardia di Finanza pubblica tra febbraio e marzo. Le Scuole Sottufficiali bandiscono i concorsi tra gennaio e febbraio e la Guardia di Finanza un mese dopo.
I bandi per le Scuole Militari di Esercito, Marina, Aeronautica sono previsti tra marzo-aprile”.


L’età conta

I principali ‘filtri’ sono l’età e titolo di studio. Per partecipare ai concorsi per le Accademie Militari è richiesta un’età tra i 17 e i 22 anni, oltre al diploma di maturità, conseguibile anche alla fine dell’anno scolastico in corso. Per le Scuole Sottufficiali e per le Carriere iniziali serve il diploma superiore, ma ci si può candidare dai 17 ai 26 anni. Per partecipare al concorso da VFP1 (volontario in ferma prefissata) l’età limite è di 25 anni con la licenza media.



iniziare la preparazione per tempo
I concorsi militari sottopongono i candidati a quattro o cinque prove, tra scritti e test psico-attitudinali e prove di efficienza fisica. Il candidato dovrebbe iniziare almeno sei mesi prima del bando con lo studio mirato. I concorsi sono fatti di prove tutte ugualmente intense, come gli accertamenti psicoattitudinali e le prove fisiche. Non basta impratichirsi solo sui quiz.

Non imparare a memoria

Le prove preliminari e/o di cultura generale servono per diminuire drasticamente il numero dei partecipanti e per prepararsi vanno uniti studio teorico ed esercitazioni sulle banche dati o sui simulatori che talvolta sono a disposzione sui siti ufficiali. Meglio aiutarsi con pubblicazioni specializzate e piattaforme multimediali, che offrono la possibilità di affiancare teoria e pratica, facilitando l’apprendimento”.

Prove scritte preliminari e di cultura generale

L’ansia potrebbe bloccare il candidato. Il consiglio è di rispondere subito alle domande che si conoscono e tornare in seguito su quelle su cui si nutrono dubbi. Così facendo, si leggeranno tutte le domande del test avendo quindi la percezione del grado di difficoltà generale.

Prove orali: nemico è lo stress

L’ansia potrebbe aumentare durante le prove orali. La gestione delle emozioni è basilare. Dare segnali di tensione prolungata si traduce in una valutazione negativa. Si consigliano simulazioni di colloquio con persone nuove e/o sconosciute, per verificare le reazioni emotive di fronte a situazioni poco agevoli.


test psicoattitudinali

I test psico attitudinali sono strumenti utilizzati dallo psicologo per verificare la presenza delle caratteristiche attitudinali ricercate dalle Forze Armate e nelle Forze di Polizia, i cui risultati vengono integrati con i dati emersi da altre prove (di performance, colloqui di gruppo e colloqui individuali). I candidati vengono sottoposti a gruppi di 6/7 test in un’unica giornata, organizzati andando per grado di complessità crescente, fino a raggiungere il colloquio con lo psicologo (individuale e di gruppo)”.


La valutazione inizia dai primi minuti e
I test psico attitudinali generano valutazioni sin dal momento in cui si eseguono le prove scritte preliminari: il comportamento, le domande rivolte al responsabile d’aula, ecc. Dal primo giorno di prove è necessario assumere un atteggiamento adeguato al contesto, non mettendosi in mostra per atteggiamenti troppo informali, battute, chiacchiericcio con gli altri candidati etc.


Prove fisiche

Le prove fisiche – corsa, salti, nuoto, prove di forza, a seconda del concorso – richiedono preparazione fisica almeno per i sei mesi precedenti. Molti vengono da lunghi periodi di sedentarietà o provengono da esperienze motorie o sportive blande e potrebbero non raggiungere lo standard richiesto.
Per una corretta esecuzione delle tecniche nelle prove è indispensabile farsi seguire da un preparatore che possa impostarle, dosarle e correggerle. Una tecnica inadeguata di esecuzione o un dosaggio inappropriato dei carichi di allenamento possono portare a sindromi infiammatorie, dolori da affaticamento, traumi a carico dell’apparato muscolare o dell’apparato osteo-articolare; una errata esecuzione, magari dovuta a dolori articolari da infiammazione da sovraccarico in allenamento potrebbe portare la commissione esaminatrice a non considerare valida parte o l’intera prova.

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