ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 20/12/2015

ASD FOLGORE TEAM PARACADUTISTI: LANCIO E ALLENAMENTO SU CIMA BOCCHIALINI 1580 MSLM

fregi.stele.bocchialini
Cima Bocchialini, 1580 mslm, complesso del Monte Caio, appennino parmense: la stele dedicata al Fante della prima guerra, Fabio Bocchialini, si staglia all’orizzonte con la luna sorgente e la manica che indica vento a 5 metri al secondo da nord est. Sotto: i fregi bronzei dello scultore Renato Bozzi. La stele è stata posata nel 1939.

PARMA- Il Team Folgore Paracadutisti ha portato a termine solo Domenica 20 Dicembre l’allenamento di lancio in montagna e successiva corsa dopo l’atterraggio, su Cima Bocchialini, Monte Caio, appennino parmense, a quota 1580. La nebbia del 13 Dicembre, data nella quale era stato originariamente programmato l’addestramento, aveva tenuto a terra il CESSNA che il team usa nelle sue uscite; il gruppo aveva così ripiegato , quel giorno, sul solo allenamento “terrestre”.

ZONA DI LANCIO STRETTA CON STRAPIOMBI SU 3 LATI E BOSCO SUL QUARTO
Non era un lancio facile, nonostante le favorevoli condizioni meteo, con il vento non cattivo in quota ed a meno di 5 metri al secondo vicino terra; come vedrete dal filmato, la zona di atterraggio era una piccola radura circondata da strapiombi.
Sulla punta più alta si nota, verso ovest la stele dedicata al Soldato Bocchialini,agronomo parmense,morto nella guerra 15-18 dove andò volontario, che dà il nome a quel luogo. La sommità del monumento è decorata con due splendidi fregi di bronzo, uno dei quali è un gladio circondato da foglie di quercia. L’autore è Renato Brozzi (leggete sotto una breve biografia, ndr). Nell’anno della ricorrenza della prima guerra mondiale,lancio e allenamento sono stati dedicati ai Caduti di quel conflitto.
Dopo l’atterraggio, Giovanni Conforti, Pietro Del Grano, Paolo Robuschi, Walter Amatobene, Angelo e Angela Barezzi ( pattuglia guida, paracadutisti e atleti), si sono mossi verso il luogo di riordinamento, lasciando i paracadute e iniziando l’allenamento terrestre. E’ stata una giornata densa di emozioni e di cameratismo, cui i componenti del Team sono abituati. Inutile descriverla. Chi vuole, ci contatti ( clicca qui).
Può partecipare ogni podista, anche senza abbinamento al lancio in quota, purchè paracadutista in congedo o dell’ANPDI.




video: Giovanni Conforti – Direttore di LANCIO

L’AUTORE DELLA STELE
Renato Brozzi (Traversetolo, 7 agosto 1885 – Traversetolo, 21 giugno 1963)- I suoi lavori richiamarono l’attenzione di Gabriele D’Annunzio, che dal 1920 lo volle come suo scultore ed orafo personale. Brozzi adornò la residenza di D’Annunzio a Gargnasco di Gardone Riviera e realizzò diverse sculture ed altre opere che spesso il poeta donava agli amici.

Tra le sue opere più famose si possono citare la Coppa del Benaco, premio per gare di idrovolanti sul lago di Garda (1921); la Coppa del liutaio, una barca a forma di liuto con ali al posto dei remi (1922-1923), donata da D’Annunzio alla Società Canottieri Garda di Salò per i premi delle gare di canottaggio; la Tartaruga Cheli, consegnata nel 1928, la Vittoria angolare, collocata sulla nave Puglia del Vittoriale degli italiani nel 1929 (sue versioni furono donate da D’Annunzio a Mussolini e ad altre personalità). Una copia gemella della Vittoria angolare è situata all’angolo del palazzo comunale di Traversetolo. Nel 1936 restaurò assieme a Mario Minari, con risultati eccellenti, il tesoro di Marengo, conservato oggi al Museo di antichità di Torino.

Vinse numerosissimi premi e partecipò a mostre internazionali in tutto il mondo. Eseguì opere monumentali per molte città italiane e anche all’estero. La sua produzione occupa un posto di rilievo nell’ambito dell’arte Liberty e déco.

Il “Circolo fotografico Renato Brozzi” di Traversetolo è intitolato alla sua memoria

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