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Pubblicato il 02/03/2015

ASSOPARACADUTISTI TASSIGNANO: UN VETTORE SVIZZERO DI PILATUS ACCUSATO DI EVASIONE FISCALE

TASSIGNANO- Un Pilatus era stato sequestrato nel 2011 dalla tributaria della Guardia di Finanza per evasione fiscale.

Per l’accusa della procura di Lucca, il presidente della compagnia svizzera Air Glaciers Sa di Sion si era reso responsabile, in concorso con il presidente dell’Assoparacadutisti Toscani di Tassignano, di evasione dell’Iva all’importazione. Per il magistrato inquirente l’aeromobile era presente nello scalo aeroportuale di Tassignano (Capannori) dal 2007 per oltre sei mesi in capo a un anno in violazione delle norme comunitarie e nazionali in materia di importazione e utilizzo in Italia di mezzi di trasporto di proprietà di società con sede fuori dalla Comunità Europea.

Dalle indagini i finanzieri accertarono che sull’aereo in questione non era stata effettuata alcuna regolarizzazione doganale e quindi poteva considerarsi di “temporanea importazione”. Ma perché il veicolo potesse godere dell’esonero totale delle imposte per l’importazione, tra cui l’Iva, era necessario che l’aeremobile fosse immatricolato fuori del territorio doganale della Comunità Europea a nome di una persona residente fuori da tale territorio, che venisse utilizzato da una persona residente fuori dal territorio dogonale della Ue e che, nel caso di uso commerciale del mezzo di trasporto, il veivolo fosse utilizzato per un trasporto che inizia o termina fuori dal territorio doganale della Comunità Europea.

Il Pilatus invece, stando all’accusa, veniva utilizzato solo a scopi privati: usato per gli aviolanci dei paracadutisti appartenenti all’associazione.
Per gli inquirenti, inoltre, quell’aereo era pilotato da italiani ed era rimasto nel territorio nazionale per periodi superiori a sei mesi nel corso di un anno con brevissime interruzioni per motivi tecnici di revisione quando veniva trasportato a Sion.

Nel dicembre 2011 il gip del tribunale di Lucca dispose il sequestro preventivo dell’aeromobile finalizzato, in caso di condanna, alla confisca obbligatoria visto che il tributo evaso era di circa 100mila euro (superiore alla soglia dei 50mila e punito con una multa da 2 a 10 volte i diritti evasi). Invece tre mesi dopo il tribunale del Riesame di Lucca sui diritti reali annullò il sequestro preventivo disponendo la restituzione dell’aeromobile alla società elvetica che si riprese il Pilatus e lo riportò in Svizzera.

La procura propose subito un ricorso in Cassazione che il 15 gennaio 2013 con sentenza destinata a fare giurisprudenza annullò il provvedimento del tribunale del Riesame di Lucca disponendo un nuovo esame a seguito del quale un mese dopo lo stesso collegio dispose un nuovo sequestro preventivo. Troppo tardi però perché l’aereo adesso è in Svizzera e non è più rientrato in Italia. E così il processo – iniziato nei giorni scorsi in tribunale e che vede alla sbarra il presidente dell’associazione paracadutisti Toscani di Tassignano e il presidente della compagnia aerea Air Glaciers di Sion per concorso nell’evasione dell’Iva all’importazione – anche se dovesse concludersi con una sentenza di condanna non otterrà quanto si era prefissa l’inchiesta: la confisca dell’aeromobile.

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