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Pubblicato il 17/02/2015

ATTACCHI INTERNET: ISRAELE BOMBARDATA DI VIRUS PORNO

Registrata una serie di offensive online. Gli estremisti, utilizzando video vietati ai minori, mirano a sottrarre dati sensibili governativi e militari. Nel mirino anche l’Egitto

“Una serie di attacchi rivolti a obiettivi israeliani ed egiziani che hanno sfruttato tattiche inusuali, eseguiti da quello che si può definire un gruppo di ESTREMISTI CIBERNETICI . La possibile origine degli attacchi sarebbe da ricercarsi a Gaza, in Egitto e in Marocco. Le macchine di servizio utilizzate per gli attacchi sono invece stanziati in Germania. Gli attacchi in Israele hanno preso di mira obiettivi militari, organizzazioni industriali e accademiche con lo scopo di impossessarsi di documenti critici per l’intelligence, da sfruttare in futuri attacchi di cyber war. I programmi ostili utilizzati sono unici nel genere, in quanto a partire da un file allegato via mail genera come diversivo l’improvvisa comparsa di un video pornografico sui computer infettati. Utilizzando la stessa infrastruttura di in Germania, gli attacchi contro l’Egitto invece, hanno compromesso file per un potenziale uso futuro in attività di invio di sciami di posta elettronica ”.

E’ quanto risulta da una serie di indagini dei laboratori Micro, leader globale nella sicurezza, in collaborazione con la United States Air Force.

“Nel dettaglio – si legge in una nota della società – gli attacchi rivolti contro Israele sono stati scoperti in quella che è stata definita ‘Operation Arid Viper’. I criminali internettiani dietro questa operazione, hanno dimostrato la capacità di creare attacchi sofisticati nei confronti di individui chiave, con l’obiettivo di prelevare dati sensibili e confidenziali. Si ritiene che questa operazione sia partita a metà 2013”.

Altra operazione che ha colpito anche l’Egitto, denominata Advtravel è stata scoperta monitorando i server basati in Germania e utilizzati dai c criminali dell’operazione Arid Viper. Gli hacker in questo caso si sono rivelati particolarmente interessati alle immagini contenute nei computer delle vittime, con lo scopo di sfruttare eventuali foto compromettenti in operazioni di posta elettronica.
Abbiamo avuto diversi casi in Russia e Nord Corea che hanno mostrato tecniche sempre più sofisticate e aggressive – affermato Tom Kellermann, chief cybersecurity officer di Trend Micro – Il panorama geo politico sta evolvendo e include oggi gruppi ben equipaggiati di hacker, che agiscono sia per conto di entità governative che terroristiche ma anche per promuovere cause personali. Purtroppo questi gruppi di Cyber-milizia potrebbero aumentare”.

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