CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 16/02/2021

ATTACCO A ERBIL: MILIZIA FILO IRANIANA RIVENDICA L’ATTENTATO

La milizia filoiraniana Saray Awliya al-Dam, “I guardiani delle brigate del sangue”. ha rivendicato il lancio di razzi tra la zona dell’aeroporto e la base della forze della Coalizione internazionale a guida Usa a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Nell’attacco è morto un contractor la cui nazionalità non è stata ancora resa nota, e sono rimasti feriti altri cinque contractor civili e un soldato americano.

Secondo la Cnn, quattro dei cinque civili feriti sono di nazionalità statunitense. Nella rivendicazione afferma di aver lanciato 24 missili «contro l’occupazione americana».

L’attacco di ieri è stato il primo in quasi due mesi contro installazioni militari o diplomatiche occidentali in Iraq, dopo una serie di incidenti simili. Due fonti dell’intelligence hanno confermato che l’attacco è stato effettuato dall’interno della regione autonoma curda
Erbil è stata presa di mira molto raramente, sebbene le forze iraniane abbiano attaccato l’ aeroporto nel gennaio 2020, pochi giorni dopo l’uccisione del generale Qasem Soleimani all’aeroporto di Baghdad. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva minacciato che l’uccisione di un cittadino americano in un simile attacco missilistico avrebbe provocato una campagna di bombardamenti di massa in Iraq.

In precedenza Saray Awliya al-Dam, spiega l’analista dell’Nbc, Evan Kohlmann, aveva rivendicato solo attacchi con ordigni rudimentali contro convogli di rifornimenti diretti verso le basi Usa nelle aree di Bassora, Nassiryah e Baghdad. Il loro unico attentato nel Nord del Paese risale allo scorso 26 agosto, quando un camion dell’Oms sfuggì per un soffio a una bomba piazzata nei pressi di Mosul.

Leggi anche