Pubblicato il 24/09/2018
ATTENTATO IN IRAN: L’ARABIA SAUDITA NE SA QUALCOSA?
di Corrado Corradi
Qualcuno sta aspettando che l’ISIS rivendichi l’attentato compiuto nelle città di Ahvaz in Iran (una quarantina di morti).
Non si é trattato di un ordigno ma di una vera e propria azione militare da parte di un gruppo che, a naso, non mi sembra corrispondere allo standard dell’ISIS.
Il regime iraniano accusa Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita, anche in questo caso, sempre a naso, mi sembra che i primi due siano stati tirati in ballo perché yankee e ebrei da quelle parti sono considerati gli «shaitan», i satanassi, per cui c’entrano sempre, ma per quanto attiene al coinvolgimento dei sauditi, sarei disposto a scommetterci anche una bella sommetta.
L’azione é stata ben congegnata e ha colpito il simbolo piu’ simbolico (mi si passi il bisticcio) dell’Iran, i Pasdaran, la maggior parte delle vittime appartiene a quella Forza Armata che, mutatis mutandis, é paragonabile ai pretoriani della Roma imperiale.
Un’azione cosi’ non puo’ che essere stata pianificata e accompagnata da un Servizio che gode di contatti e appoggi consolidati sul territorio.
Infatti l’attentato é stato rivendicato dalla «Resistenza Nazionale di Ahvaz», un gruppo endogeno di insurgent sunniti di recente creazione… ma toh!?
Se si tiene presente che l’Arabia Saudita da qualche anno ha chiamato i musulmani sunniti alla «fitna» (la resa dei conti) contro i musulmani sciiti e ha assunto il comando di un’alleanza di eserciti del mondo arabo islamico sunnita per combattere l’etnia sciita Houti in yemen e ha foraggiato i gruppi Jihadisti impegnati in Siria, dicevo, se due piu’ due fa quattro é evidente che il principe Bandar (ma é ancora vivo?) il potente capo dei Servizi sauditi ha concertato quest’altra porcata. Ma attenzione, l’Iran, é un paese saldo e resistente, lo ha dimostrato combattendo e respingendo l’aggressione irachena (ampiamente foraggiata dagli USA) in un momento di massima debolezza politica quando gli Ayatollah avevano appena preso il potere.
Se fossi Bin Salman, starei di molto… accuort.