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Pubblicato il 18/03/2019

AUTOVETTURE CONNESSE: CAVALLO DI TROIA PER CARPIRE INFORMAZIONI ?

La pubblicità delle autovetture sottolinea la connettività internet del veicolo come un argomento di vendita, quindi stanno diventando assai vulnerabili agli attacchi informatici. Lo spionaggio riguarda non solo l’utente ma anche le case produttrici. Più attivi sono i cinesi, poi la Corea del Nord e in ultimo il Vietnam.

Riassumiamo le minacce

– sottrazione di informazioni alle case automobilistiche sulle attività di ricerca, lo sviluppo e proprietà intellettuale

– finalità militari- le informazioni nelle mani di nazioni ostili potrebbero svelare progressi tecnologici utili per le forze armate, compresi i sistemi per i veicoli autonomi, tecnologie legate all’intelligenza artificiale (AI) e sensori, accorciando i tempi di realizzazione per il concorrente

– in passato sono state prese di mira anche le imprese più piccole, che fanno parte della catena di approvvigionamento dei grandi produttori, poi usate come cavallo di troia per accedere alle reti dei produttori per cui loro lavorano. Il danno pe ril sistema principale potebbe addirittura causare un fermo produttivo.

– i sistemi di accesso, i telecomandi elettronici , ad esempio possono essere disabilitati ed attivati dall0’attaccante cibernetico. Sfruttare le vulnerabilità dei sistemi di un veicolo, rappresenta un pericolo fisico per i conducenti, i passeggeri e chiunque si trovi nelle vicinanze.

– veicoli senza conducente – ci sono stati ( rari , per adesso) casi di ingresso nona autorizzato al riconoscimento della segnaletica stradale e ai sensori di marcia. Gli attaccanti potrebbero quindi essere portati a rubare le tecnologie di intelligenza artificiale di un concorrente, per accelerare la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie senza conducente di un’altra organizzazione, o ad interrompere le operazioni di ricerca di un’azienda e a sabotarne gli sforzi di sviluppo e altre attività malevole.

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