CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 03/03/2020

AVIOSUPERFICE DI AQUINO: ENAC DOVRA’ RIMBORSARE UN MILIONE DI EURO ALLA ASSOCIAZIONE SPORTIVA CHE LA GESTIVA

AQUINO – FROSINONE – E’ definitivamente sfumato il progetto di trasformare la aviosuperfice di Aquino in un centro di paracadutismo , volo da diporto e volo di ultraleggeri.
L’Enac, l’ente pubblico dell’aviazione civile, dovrà corrispondere alla HFD, l’associazione che aveva preso in gestione l’aeroporto nel 2005 con un progetto di rilancio della struttura.
Il Tar di Latina dello scorso 27 febbraio ha riconosciuto il danno nei confronti dell’associazione per gli investimenti effettuati, i canoni pagati e i mancati introiti nel periodo compreso tra il 2006 e il 2018.

Il danno è stato quantificato in 1.100.704 euro oltre a circa 61mila euro di mancato lucro. Inoltre sempre l’Enac dovrà pagare i costi della consulenza tecnica (9mila euro) e le spese di giudizio (5mila euro).l’ente per l’aviazione c
Il consulente nominato dal Ta ha segnalato ai giudici che l’ENAC è venuta meno agli obblighi previsti nella concessione e non ha messo il gestore, la HFD, nelle condizioni di esercitare le proprie attività, a parte qualche sporadica iniziativa, come alcune sessioni di paracadutismo.

Ecco le conclusioni del consulente:
«HFD avrebbe dovuto esercitare l’attività aeroportuale grazie alle predette concessioni ma è di palmare evidenza che così non è stato se non occasionalmente per qualche sporadico evento di paracadutismo, come risulta dalla ampia documentazione, anche giornalistica, prodotta da HFD. Infatti, dalla corrispondenza intercorsa tra ENAC ed HFD emergono delle problematiche di natura tecnica che non hanno consentito la messa in sicurezza dall’area aeroportuale e quindi lo svolgimento delle attività che HFD avrebbe voluto svolgere. Ciò nonostante HFD, in attesa di poter svolgere l’attività, ha sostenuto una serie di costi necessari per la gestione della società il cui scopo unico era quello di gestire l’aeroporto di Aquino. Ha, pertanto, sostenuto dal 2006 al 2018 costi per investimenti economici nei quali devono includersi tutti i costi sostenuti».
La struttura veniva da dieci anni di abbandono dopo il fallimento dell’Aeroclub della Ciociaria. Cospicui investimenti la resero accessibile. Come riportano i giudici l’associazione HFD ha sostenuto i seguenti costi: “I canoni concessori, costi antincendio, le assicurazioni, le fidejussioni, l’accollo debiti pregressi aeroporto della Ciociaria, la realizzazione degli allacci di utenze e messa in opera di altri impianti e le opere e costi di manutenzione ordinaria e straordinaria e quant’altro necessario per l’attivazione ed il mantenimento della società in attesa di poter svolgere l’attività”.

Il progetto di rilancio ha incontrato alcune obiezioni dell’Enac che aveva perfino ordinato lo sgombero dell’aeroporto da parte della HFD. Provvedimento annullato dal Tar.

Il caso finì all’attenzione del Parlamento grazie all’interessamento del deputato dei Cinquestelle Luca Frusone, nel frattempo un funzionario dell’Enac, protagonista anche del contenzioso sull’aeroporto di Aquino, venne anche coinvolto da un’inchiesta sugli appalti. Il 15 marzo dello scorso anno la HFD ha riconsegnato le chiavi.

Leggi anche