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Pubblicato il 03/09/2020

BASSANO IN TEVERINA- MOSTRA SU BOCCASILE- DISEGNATORE PATRIOTTICO CHE INVENTO’ L’ EROTISMO FASCISTA


L’artista a cui si devono splendidi disegni per celebrare reparti armati dello stato fascista, inventò anche un elegante erotismo delle donne fasciste.

che saranno in mostra nel centro storico di Bassano in Teverina dal 1 al 15 settembre 2020. Verranno esposte per le vie del centro storico 20 grandi immagini delle copertine di Paris Tabou e della rivista di Pitigrilli e Cesare Zavattini

In occasione della mostra verrà organizzato anche passeggiata Boccasile: l’eros in camicia nera. Una passeggiata-racconto ideata e organizzata da Tusciaweb, comune di Bassano in Teverina e associazione delle “Comunità” narranti”.

Conduce Antonello Ricci. Partecipa la narratrice Simonetta Celli.

La passeggiata si snoderà per vie e piazze del pittoresco borgo della Teverina. Prendendo spunto dagli splendidi disegni delle “signorine” fiorite dalla matita e dal pennello di Boccasile.

Ricci rievocherà l’approdo del costume e della cultura italiani dal mondo contadino e di paese dell’anteguerra al tempo libero borghese e cittadino del Miracolo italiano.

Simonetta Celli narrerà lo sbarco a Bassano negli anni ’70 della compagnia di varietà del Bagaglino targata Mario Castellacci, Oreste Lionello e Pippo Franco. Partecipazione gratuita. Appuntamento domenica 6 settembre ore 10 in piazza Nazario Sauro a Bassano in Teverina.

BIOGRAFIA

Luigi (Gino) Boccasile nacque a Bari il 14 luglio 1901.

Due episodi segnarono la sua infanzia: la morte del padre a soli due anni per un calcio di cavallo e la perdita di un occhio per uno schizzo di calce viva mentre era andato a giocare con degli amici in un cantiere edile.

Nel 1918 si trasferisce con la madre a Milano dove iniziò a collaborare con lo studio grafico Achille Luciano Mauzan disegnando anche figurini e modelli di abiti da donna.

Nel 1930 produsse 30 cartoline per commemorare la Fiera del Levante di Bari.

Su richiesta di Mauzan si trasferì in Argentina, ma dopo due mesi rientrò in Italia per partire subito dopo per Parigi dove nel 1932 espose quadri al Salon des Independantes. Tornato a Milano collabora con diverse riviste e illustra collane di libri per ragazzi pubblicati da Rizzoli e Mondadori.

Tra il 1937 e il 1938 realizza 76 copertine con la Signorina grandi firme che comparivano sulla rivista Le grandi firme periodico fondato da Pitigrilli, trasformato successivamente in settimanale da Cesare Zavattini, edito da Arnoldo Mondadori.

Nel 1938 fa parte dei firmatari del Manifesto della razza.
Durante la seconda guerra mondiale viene nominato grafico propagandista dal ministero della Guerra e dopo l’8 settembre 1943 aderisce alla Repubblica sociale italiana di cui cura i manifesti di propaganda.

Alla liberazione è incarcerato per collaborazionismo.

Nel 1946 riprende la sua attività disegnando cartoline per il Msi.

Nel 1947 inizia a collaborare con una serie di campagne pubblicitarie (Paglieri, Yomo, Locatelli…) e nel 1950 disegna su diversi periodici. Realizza anche le copertine della rivista erotica francese Paris Tabou con cui collaborò fino alla morte avvenuta il 10 maggio 1952 per un attacco di pleurite. Lasciò incompiuta l’illustrazione del Decamerone di Boccaccio a cui stava lavorando


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