OPINIONI

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Pubblicato il 23/01/2019

BRAVI RAGAZZI SI MA NON EROI di Corrado Corradi

Parliamo politicamente scorretto… il soldato parla franco altrimenti dice signorsi’ e se ne sta zitto:
Perché il giovane Regeni, massacrato in Egitto, e l’altrettanto giovane Megalizzi, ucciso a Strasburgo, vengono additati alla pubblica ammirazione come eroi invece che essere principalmente avvolti dal comune senso di pietà?

Il primo é stato assassinato per biechi interessi che lo sovrastavano e dei quali non aveva contezza e sicuramente non aveva punta voglia di morire; il secondo é stato ucciso dopo essere stato scelto a caso da una bestia jihadista, ma anch’egli penso che non sia andato incontro alla morte e che di morire non ne avessenessuna intenzione… per un motivo molto semplice : entrambi non stavano combattendo per degli ideali (la difesa di un debole, l’onore della donna amata, la difesa della patria, etc).

Ai due giovani compatrioti morti all’estero per questioni attribuibili al caso, le nostre preghiere più sentite, e ai loro genitori la nostra vicinanza e la nostra compassione per il loro incommensurabile dolore, anche se realtà vuole che «chi é morto giace e chi é vivo (prima o poi) si da pace».

I nostri due giovani compatrioti erano giovani sicuramente «con una marcia in più», lo prova il loro impegno in terra straniera… essi non appartenevano alla gioventù «choosy», schizzinosi, per usare un termine antipatico usato dall’altrettanto antipatico ministro Fornero… non sono rimasti a bighellonare in patria in attesa di un lavoro che calzasse loro a pennello o in attesa del reddito di cittadinanza, no, si sono dati da fare e hanno affrontato le difficoltà dell’estero… ma non erano degli eroi, e dal cielo (nel quale credo fermamente che adesso stiano), ove regna la verità, quella che ci farà tutti liberi, s’incazzeranno come picchi tutte le volte che qualcuno li addita come eroi come lo é stato salvo D’acquisto.

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