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Pubblicato il 16/11/2020

BRIGATA PINEROLO: 199 ANNI DI TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

La Brigata «Pinerolo» compie 199 anni , passando attraverso due secoli di tradizione ma diventando tra le brigate protagoniste del processo di digitalizzazione della Forza armata.

Il 13 novembre 1821 il reggimento «Saluzzo», con decreto reale, veniva trasformato in Brigata «Pinerolo». Da allora ad oggi la Brigata ha contribuito a scrivere la storia dell’Esercito e dell’Italia partecipando a tutti gli eventi bellici, dalle guerre d’indipendenza ai conflitti mondiali.

Negli anni passati la Grande Unità è stata più volte impiegata in Afghanistan e simultaneamente con le proprie unità in altri teatri operativi quali Iraq, Lettonia, Libano, Libia e Somalia.
Gli scenari operativi cambiano e la Brigata si adegua, mettendo continuamente in atto il motto della Grande unità da combattimento dell’Esercito italiano: «Sempre più avanti, Sempre più in alto».

In queste ultime settimane è impiegata per il contrasto della diffusione del COVID-19 con l”Operazione Igea. Sul territorio pugliese la Pinerolo gestisce tre punti mobili dove si effettuano i tamponi sotto la guida del Comando Operativo di Vertice Interforze. La «Pinerolo» continua il suo costante impegno sulla bonifica dai residuati bellici risalenti alla Seconda guerra mondiale: la sua componente genio opera nell’area di competenza del Basso Adriatico comprendente la Puglia, la Basilicata, il Molise e l’Abruzzo.

Unità della Brigata sono impiegate «Strade Sicure», mentre tutta la Brigata , già tecnologicamente all’avanguardia, è designata a sviluppare sul campo il progetto Forza NEC, acronimo di Network Enabled Capabilities, la punta di diamante dell’intero programma di modernizzazione della componente terrestre della Difesa.

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