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Pubblicato il 01/03/2014

BUNKER DELLA SECONDA GUERRA IN CALABRIA: FU USATO ANCHE DAI PARACADUTISTI DEL NEMBO??

recensione a cura di Pino d’Amico

REGGIO CALABRIA. Un bunker militare del Regio Esercito è stato scoperto dai carabinieri dello Squadrone eliportato “Cacciatori Calabria”, impegnati in un rastrellamento in Aspromonte. La particolarità del rinvenimento sta nel fatto che la struttura, a distanza di oltre 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, era ancora inviolata. I militari hanno localizzato il bunker in perfette condizioni all’interno di un bosco. Dopo un accurato controllo dell’area circostante, i carabinieri si sono accorti che dal terreno affioravano delle parti di metallo. A questo punto hanno iniziato a scavare con pale e picconi riportando in superficie due mitragliatrici pesanti marca Breda, in dotazione al Regio Esercito nel corso della Seconda guerra mondiale. La zona del ritrovamento ricade nel territorio del Comune di Cardeto, paesino preaspromontano posto a pochi chilometri dalla città dello Stretto. L’Aspromonte, in vista dell’imminente sbarco Alleato, fu dotato di postazioni difensive, italiane e tedesche (alcune ancor oggi in buono stato di conservazione) nel tentativo di sbarrare la risalita della Penisola agli angloamericani. L’operazione Baytown iniziò il 3 settembre 1943 con lo sbarco del XIII corpo d’armata e dell’8 armata britannica. Nei giorni successivi, sempre in Aspromonte, 400 paracadutisti l’8° Battaglione del 185° Reggimento della Divisione Nembo, scrissero una eroica pagina sui Piani dello Zillastro scontrandosi con 5.000 soldati del Reggimento canadese West Nuova Scozia. Era l’alba dell‘8 settembre, ma nessuno aveva ancora comunicato la notizia dell’armistizio firmato il 3 settembre a Cassibile. Quella sanguinosa battaglia fu l’ultima combattuta da un reparto regolare del Regio Esercito Italiano contro gli alleati.

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