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Pubblicato il 11/05/2018

BUON RADUNO ALPINI D’ITALIA!

TRENTO – Nonostante la azione dei centri sociali che hanno occupato una facoltà universitaria e imbrattato diverse postazioni alpine, lanciando sassi contro i negozi che vedono gadget del raduno, è iniziato ieri mattina il Raduno degli alpini d’Italia con la inauguraziione della «cittadella degli alpini» e la «cittadella della Protezione civile», che permetteranno ai visitatori di conoscere il mondo della protezione civile e gli alpini di oggi e di ieri. Il presidente dell’Associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero ha detto: «Dal prossimo anno- vorremmo che le due cittadelle fossero insieme. Protezione civile e alpini prestano lo stesso servizio che è quello di garantire la pace. Come non sono due mondi distinti quello degli alpini in congedo e in armi». Già 60.000 penne nere sono in ciottà e a A22 registra +6% di traffico.

Per la protezone civile sono in mostra sommozzatori , alpinisti, cinofili e droni. 200 volontari. Nell’area espositiva, inoltre, grandi e piccini potranno testare, seguiti dagli istruttori, anche un percorso dedicato alla montagna, con una parete d’arrampicata e un ponte tibetano.

Al parco Santa Chiara, invece ci sarà la parte militare: «cittadella degli alpini», con mezzi e equipaggiamenti in dotazione ai reparti alpini dell’esercito. «Lince» e cingolati da neve «BV206», materiali dell’aviazione dell’esercito, simulazione della bonifica di un campo minato, mortai «Thompson» dell’artiglieria da montagna e rangers del 4° reggimento alpini paracadutisti che simuleranno una liberazione di ostaggi. Un’area sarà dedicata alla montagna con il ponte himalaiano. Meteomont, il servizio meteo delle truppe alpine, illustrerà i sistemi di previsione meteo-nivologica e di valutazione dei rischi da valanga. «La cittadella vuole essere un luogo di incontro — ha detto il comandante delle truppe alpine, il generale di corpo di armata Claudio Berto — tra alpini di oggi e di ieri, in congedo e in armi, stesse persone affidabili che garantiscono la sicurezza». Anche Favero ha evidenziato come gli alpini in armi e in congedo rappresentano due facce della stessa medaglia a garanzia della pace nel nostro paese e all’estero «solo qualche giorno fa la Iulia è partita per una missione di pace in Libano» ha specificato il presidente Ana.

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