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Pubblicato il 25/01/2016

CADETTO POSITIVO ALL’ALCOL TEST ESPULSO E RIAMMESSO COL GIUDICE IN ACCADEMIA

LIVORNO. A distanza di nove mesi dalla espulsione di un cadetto perchè positivo al test alcolico dopo un incidente senza feriti, il tribunale amministrativo ha reintegrato l’ufficiale. «Decisione esagerata – spiegano i giudici – soprattutto perché non è stato provato che il cadetto sia dedito all’abuso di alcol».

L’allievo era iscritto al corso per entrare nello Stato Maggiore, inizia all’inizio del 2015 quando si trova protagonista di un incidente stradale nel centro di Livorno. Durante lo scontro nessuno si fa male, ma come prevede la procedura, nel momento in cui c’è l’intervento della polizia municipale, chi è alla guida viene sottoposto all’alcoltest.

Il suo tasso è 0,87 grammi per litro, rispetto allo 0,50 previsto dalla legge. Il ricorso general la sospensiva alla fine di aprile, in attesa di entrare nel merito della questione.

In particolare l’avvocato dell’ufficiale spiega come l’amministrazione non abbia dimostrato un abuso di alcol del proprio cliente al di là del singolo episodio e che in ogni caso il provvedimento sia «sproporzionato rispetto alla gravità del fatto». «Il verificarsi occasionale del superamento dei limiti alcolici del codice della strada – si legge – , pur essendo suscettibile di costituire un fatto sanzionabile disciplinarmente non può ritenersi condizione sufficiente, in assenza di un comprovato abuso di sostanze alcoliche, per la più grave sanzione dell’espulsione. Tale accertamento diagnostico – concludono – nel procedimento che ha dato luogo all’espulsione è mancato e pertanto l’atto impugnato si presenta carente sul piano dell’istruttoria e della motivazione».

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