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Pubblicato il 23/05/2015

CAMERA ARDENTE NELLA CASERMA CLEMENTI DI ASCOLI PER L’ALPINO PARACADUTISTA FABIO COMINI

L’ULTIMO SALUTO Il funerale di Fabio Comini si svolgerà
domani mattina alle 10.30 nella chiesa del Cuore Immacolato.

Oggi verrà allestita la camera ardente alla Caserma «Clementi»
dove ha sede l’ 85mo RAV

LEGGETE LA PAGINA

IL RESTO DEL CARLINO
23 Maggio 2015
di MATTEO PORFIRI

VERRA’ celebrato domani mattina, Domenica, alle 10.30 nella chiesa del Cuore Immacolato, il funerale di Fabio Comini, il giovane paracadutista ascolano deceduto giovedì scorso, a soli 26 anni, durante un’esercitazione all’aeroporto di Tassignano, in provincia di Lucca. Saranno in tanti a portargli l’ultimo saluto, con il giovane che in città era molto conosciuto e stimato da tutti. Oggi, intanto, la salma verrà accolta all’interno della caserma «Emidio Clementi», sede del 235esimo Reggimento Addestramento Volontari «Piceno», dove verrà allestita la camera ardente. Ieri sera, infatti, è arrivato il nulla osta per il rientro del feretro ad Ascoli, al termine dell’ispezione cadaverica che si è svolta sul corpo di Fabio.
NEL FRATTEMPO, emergono alcuni particolari che avrebbero portato allo schianto del paracadutista sul suolo. In base a delle testimonianze raccolte dai Carabinieri, infatti, due commilitoni avrebbero rivelato di aver visto il paracadute arrotolarsi attorno al braccio sinistro del ragazzo, il quale non avrebbe fatto in tempo a divincolarsi e trovare una soluzione alternativa. D’altronde la caduta sarebbe durata al massimo una quindicina di secondi e per Fabio non c’è stato nulla da fare. Una tragica fatalità, dunque, per una vita spezzata troppo presto. «Stiamo parlando di un giovane eccezionale – ha ricordato ieri pomeriggio padre Gabriele Puglia, il parroco della chiesa del Cuore Immacolato che domani celebrerà il funerale – Siamo tutti distrutti per quanto accaduto ed una morte così è difficile da accettare. Fabio ha frequentato per tanti anni la nostra parrocchia e lo ricordo davvero con affetto, perché era un ragazzo straordinario, disponibile e gentile con tutti». Ad esprimere la vicinanza alla famiglia di Comini, nelle ultime ore, sono stati anche i vertici dell’Esercito a cominciare dal capo di Stato Maggiore, il generale di Corpo D’Armata Danilo Errico. Il 26enne apparteneva al quarto reggimento Alpini paracadutisti di stanza a Verona ma era in addestramento alla Folgore di Pisa. Da sempre sognava di diventare un paracadutista e finalmente, dopo tanti anni di sacrificio, era riuscito a coronare questo suo grande sogno. CHI LO CONOSCE racconta di un ragazzo molto determinato nel raggiungere i propri obiettivi. Amava la fotografia e portava sempre con sé la sua macchina fotografica per immortalare i momenti più belli che trascorreva insieme ai suoi amici. Quegli amici che domani lo saluteranno per l’ultima volta, ma che di certo non dimenticheranno mai il suo sorriso e la immensa gioia di viver

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