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Pubblicato il 24/10/2018

CANI ASINI PICCIONI E CAVALLI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Mattino di Padova
sezione: CULTURA-SPETTACOLI data: 24/10/2018 – pag: 45

Cani, asini, cavalli e piccioni
Gli insospettabili eroi
del primo conflitto mondiale

gli animali della grande guerra

«Siamo circondati. Urgono rinforzi sul fronte destro della 11esima divisione». Se un piccione viaggiatore non avesse consegnato questo messaggio, nessuno avrebbe aiutato i soldati ormai allo stremo delle forze. La guerra è stata combattuta dagli uomini, ma sofferta anche dagli animali. “Gli animali della Grande Guerra” è la mostra degli esseri viventi impiegati durante il conflitto del 1915-1918. È stata inaugurata lo scorso 20 ottobre alla scuola elementare “Della Vittoria”, alla Mandria in via Armistizio, proprio a pochi passi da Villa Giusti.Stefano Guderzo del Museo delle Forze Armate di Montecchio Maggiore è il curatore dell’esposizione, Massimiano Bassan l’ha organizzata e Roberto Bettella, consigliere comunale, ha gettato una rete più ampia coinvolgendo l’assessore alla cultura Andrea Colasio, il Centro Sociale e Culturale Armistizio, il XII Istituto Comprensivo “Don Bosco” e la parrocchia. Sono oltre un centinaio le fotografie d’epoca e i reperti originali: basti, bisacce e slitte per cani, selle e materiale di cavalleria, mascalcia e ciaspe da mulo. I cavalli sono i grandi protagonisti della mostra: è grazie a loro che semplici soldati di fanteria si sono innalzati a cavalieri. Poi ci sono i muli, indispensabili e spesso salvavita per gli alpini. Naturalmente i cani, facilmente addestrabili per portare strumenti e pesi, ma ancora di più eroi da soccorso, capaci di fiutare feriti dispersi. Infine i colombi che hanno volato con ordini, messaggi e richieste di aiuto. Un pezzetto della rassegna è poi dedicato agli animali da macello, a quelli utilizzati come mascotte o semplice compagnia. Sebbene sia impossibile fornire dati precisi, sembra che in Europa siano stati coinvolti 11 milioni di cavalli, 100.000 cani, 200.000 piccioni, 500.000 muli impiegati dall’esercito italiano a sostegno degli alpini. C’erano gli animali e c’erano i veterinari: nell’esercito italiano all’inizio erano 924, alla fine 2819. «La Guerra degli animali», spiega Bettella, «è pensata soprattutto per i bambini».La mostra sarà visitabile fino al 20 gennaio, da lunedì a venerdì prenotando, sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. Prenotazioni Giampaolo Ferigo 049.715587 (feriali 10-12); animaligrandeguerra@gmail.com. –E. SCI.

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