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Pubblicato il 13/10/2016

CASERTA: ALL’EREMO DI SAN VITALIANO IL SACRARIO PER I CADUTI MILITARI E CIVILI DELLE MISSIONI

ALL’EREMO DI SAN VITALIANO A CASOLA INAUGURATO IL LUOGO DELLA MEMORIA DEI CADUTI MILITARI E CIVILI NELLE MISSIONI INTERNAZIONALI DI PACE ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DELLA DIFESA, ROBERTA PINOTTI

C’è stata una grande partecipazione ed un altrettanto grande entusiasmo, ieri all’Eremo di San Vitaliano nella frazione Casola di Caserta, alla inaugurazione del “Primo Sacrario Nazionale alla Memoria dei Caduti nelle Missioni di Pace”. Il sindaco Carlo Marino ha accolto tra gli ospiti d’nore il Ministro della Difesa Roberta Pinotti , ed insieme hanno inaugurato il luogo della memoria dei Caduti militari e civili delle missioni.

La inaugurazione è stata voluta dal Ten. Col. Gianfranco Paglia, “Medaglia d’Oro al Valor Militare”.

Erano presenti numerosi familiari dei caduti in missioni di pace, provenienti da ogni parte d’Italia, oltre ai massimi rappresentanti delle Forze Armate e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della città.

“Questo che abbiamo inaugurato oggi – ha dichiarato il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti – è un bell’esempio di come l’Italia deve ricordare coloro che per la difesa della Patria, dei valori universali sono morti in servizio nelle missioni internazionali di pace, che sono la dimostrazione più importante di come noi oggi dobbiamo mantenere la pace del nostro Paese nella comunità internazionale. Fare memoria è fondamentale per coloro che hanno avuto dei Caduti il cui dolore è indelebile, ma saper che ci sono comunità, come Casola di Caserta, che vogliono ricordare, credo che sia un modo di lenire lo strazio e la sofferenza che non può essere cancellato”.

“La scelta del luogo non è casuale – ha dichiarato il Ten col. Gianfranco Paglia – l’Eremo di San Vitaliano è un luogo mistico che si adatta al ricordo delle persone che hanno sacrificato la vita e che permette di soffermarsi a riflettere. È un luogo della memoria che consentirà di conoscere la storia delle persone che sono morte per onorare il giuramento prestato alla Patria e di far capire cosa può aver spinto un giovane a scegliere la divisa. Ma ciò che è davvero importante è non dimenticare, perché è nel ricordo che si mantiene vivo il sacrificio dei caduti ed è quello che fa un Paese serio. Il mio ricordo va anche ai civili, funzionari dello Stato, giornalisti, operatori, registi, volontari e tutti coloro che hanno donato la vita per amore della pace e della verità”.

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