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Pubblicato il 13/11/2014

CASO MANDOLINI: TRACCE DI DNA SULL’INCURSORE UCCISO A LIVORNO NEL 1995

LIVORNO – C’è una clamorosa novità nel giallo ddella morte dell’incursore Marxco Mandolini, morto nel 1995 a Livorno.

La Procura della Repubblica ha individuato il dna del suo assassino : il maresciallo incursore della Folgore, ex caposcorta del generale Bruno Loi nella missione Ibis in Somalia, fu colpito da numerose coltellate e poi finito con un grosso masso sulla scogliera di Livorno il 13 giugno del 1995.

La individuazione del profilo genetico del msuo assassino ha svelato agli investigatori il DNA di colui che ha ucciso Marco Mandolini , ma anche che era falso che avesse scoperto di avere contratto una malattia grave: il suo DNA on riporta tracce dialcun virus nè malattia; questo dicono le sue tracce ematiche. Le indagini sul delitto , un caso rimasto irrisolto subito dopo l’omicidio, furono riaperte nel 2007 dall’allora pubblico ministero Antonio Giaconi che ritenne possibile attraverso i progressi compiuti dalla medicina legale identificare il colpevole. Furono quindi disposte specifiche analisi sui reperti di sangue rinvenuti sulla scena del delitto.

Da questi approfondimenti è stato possibile isolare un profilo genetico specifico: da qui nascerebbe l’ipotesi che l’omicidio di Marco Mandolini possa essere collegato ad un movente economico finanziario e non passionale.Quel 13 giugno del 1995 aveva un appuntamento con una persona che conosceva bene e di cui si fidava, perchè un militare addestrato come lui non avrebbe mai voltato le spalle ad un estraneo scendendo sulla scogliera. Un delitto di impeto quindi maturato nel corso di un dialogo nel quale l’omicida ha deciso di uccidere il militare.

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