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Pubblicato il 16/06/2020

CASO SCIERI – IL MAGISTRATO: LA ATTUALE CATENA DI COMANDO DELLA FOLGORE HA PIENAMENTE COLLABORATO

Sospetti di omissioni e intralcio alla giustizia per due indagati,in quel tempo Ufficiali in servizio.


Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico, l’unico ancora in servizio nell’Esercito, tutti graduati di truppa con mansioni amministrative e logistiche, irregolarmente presenti in caserma il giorno del fatto, sono accusati anche dalla Procura di Pisa di avere ucciso il giovane. Prima lo avrebbero colpito con violenza sul corpo, dopo averlo costretto a spogliarsi per sottostare ad atti di “nonnismo”. Panella viene arrestato per l’omicidio nell’estate 2018: c’è pericolo di fuga negli Usa dove vive, spiegano gli inquirenti. E. C. ( in pensione) è indagato per favoreggiamento per avere aiutato Antico, Panella e Zabara ad eludere le indagini, omettendo di riferire quello che sapeva.
S. R., di origini romane, ufficiale in congedo, ora 73enne. All’epoca era aiutante maggiore del comandante del reparto corsi. Avrebbe telefonato a Panella, alle 15,35 del 16 agosto 1999, circa un’ora dopo il ritrovamento del corpo di Scieri. Il colloquio è stato di 4 minuti .
Secondo la consulente Cristina Cattaneo , Scieri è morto subito dopo essere precipitato da un’altezza di circa 10 metri dalla scala: «Abbiamo elementi che sul piano indiziario ci danno dimostrazione del fatto che il livello di conoscenza dell’episodio relativo alla morte di Scieri fu abbastanza immediato anche da parte della struttura di comando e comportò una serie di reazioni e di organizzazioni di cose che furono messe in atto», dice il magistrato Crini.
La brigata Folgore ha pienamente collaborato come scrive lo stesso magistrato, apprezzando il «contributo fattivo dell’attuale struttura militare, dell’attuale catena di comando del Capar».
Poi i sospetti più pesanti: «la catena di comando dell’epoca» adottò comportamenti omissivi che hanno impedito di fare luce sul delitto: «Il generale E C , – osserva Crini – non ha mai spiegato la circostanza di una telefonata giunta nel cuore della notte dell’omicidio alla sua abitazione di Livorno e partita dal suo cellulare di servizio con certezza collocato dai periti a Pisa. Mentre agli atti risulta anche il tabulato dell’interno 209, riconducibile all’aiutante maggiore della caserma, dal quale parte una chiamata diretta all’abitazione della famiglia Panella un’ora dopo il ritrovamento del cadavere di Scieri avvenuto il 16 agosto. Quel colloquio telefonico di 4 minuti riteniamo che corrobori le nostre tesi investigative circa le condotte omissive del comando di allora della Gamerra a differenza della piena collaborazione che abbiamo invece ricevuto dal comando attuale». —

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