CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 13/05/2020

CASO SCIERI- LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI DEL PROCURATORE GENERALE MILITARE

PISA- Circolano indiscrezioni su alcuni dettagli di quanto potrebbe essere accadutio la notte del 13 agosto 1999 e che che hanno portato il Procuratore generale a depositare la chiusa inchiesta che dovrebbe portare in giudizio tre ex caporali della Folgore:

I tre caporali sono accusati di aver «cagionato con crudeltà la morte dell’inferiore in grado», sorpreso a fare una telefonata poco prima di rientrare in camerata. È la notte del 13 agosto 1999, «tra le 22.30 e le 23.45». I tre lo fermano e, dopo avergli detto che era vietato telefonare, prima lo costringono a «effettuare numerose flessioni sulle braccia». «Mentre le eseguiva – si legge nell’avviso di conclusione indagini – lo colpivano con pugni sulla schiena e gli comprimevano le dita delle mani con gli anfibi, per poi costringerlo ad arrampicarsi sulla scala di sicurezza della vicina torre di prosciugamento dei paracadute, dalla parte esterna, con le scarpe slacciate e con la sola forza delle braccia». Mentre Scieri stava risalendo, «veniva seguito dal caporale Panella che, appena raggiunto, per fargli perdere la presa, lo percuoteva dall’interno della scala e, mentre il commilitone cercava di poggiare il piede su uno degli anelli di salita, gli sferrava violentemente un colpo al dorso del piede sinistro; così facendo, a causa dell’insostenibile stress emotivo e fisico subìto, provocato dai tre superiori, Scieri perdeva la presa e precipitava al suolo da un’altezza non inferiore a 5 metri, in tal modo riportando lesioni gravissime». Ma non mortali. Si sarebbe potuto salvare , ma i tre «lo abbandonavano sul posto agonizzante». I tre ex caporali sono indagati per omicidio anche dalla procura di Pisa.

Leggi anche