OPINIONI

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Pubblicato il 06/04/2019

CHI DA’ I SOLDI AI CLANDESTINI PER EMIGRARE? CE LO SPIEGANO FRANCO FRACASSI E ILARIA BIFFARINI

di Franco Fracassi
BRAC
La più grande ONG del mondo invia emissari in molti Paesi dell’Asia e dell’Africa per invogliare le persone a emigrare, prestando quei viaggi in cambio di interessi sempre piu’ alti pagati con il flusso di soldi dall’Europa di cui l’ONG trattiene una percentuale su quelle rimesse. Se chi è partito non è in grado di ripagare quei debiti, l’ONG si appropria delle risorse delle famiglie.

Questa ONG ci guadagna 3 o 4 volte. Decine di miliardi di euro all’anno…

BRAC, Open Society, BRAC Bank, Delta Brac Housing Finance Corporation Limited, Osiris Group … criminali politici e finanziari legali, ma sotto la coperta dell’antirazzismo, dell’immigrazionismo e dell’accoglienza …

“Tu hai idea di quanto guadagno con gli immigrati? Il traffico di droga rende di meno”. Salvatore Buzzi


https://www.facebook.com/WeltanschauungItalia/videos/403085210455136/



Microcredito e migrazioni di massa: la finanziarizzazione della disperazione
di Ilaria BIFFARINI

È una domanda che tutti, almeno una volta, ci siamo posti: chi finanzia i costosi viaggi della morte che spingono migliaia di disperati su imbarcazioni di fortuna, tra mille peripezie e l’incognita dell’approdo?

Molti giornalisti si sono impegnati nella ricostruzione dei calvari degli emigranti per arrivare al porto di partenza, delle condizioni schiavistiche cui sono sottoposti dalla criminalità locale. Ma rimane irrisolto il tassello iniziale di queste tragiche diaspore, ossia la disponibilità di somme di denaro ragguardevoli, esorbitanti se rapportate al tenore di vita locale, per intraprendere il viaggio. Le inchieste in merito sono limitate e le nostre domande cadono nel vuoto.

Nel cercare di comprendere questo enigmatico fenomeno ci viene in aiuto uno studio condotto dalla sociologa Maryann Bylander in Cambogia tra il 2008 il 2010. Analizzando la frequenza e le modalità di emigrazione della popolazione si scopre una correlazione diretta tra espansione del microcredito e aumento dei flussi migratori verso l’estero. Stesso nesso si riscontra in un altro Stato del Terzo Mondo, il Bangladesh, paese di origine di circa un decimo dei migranti che ogni anno arrivano in Italia (oltre 10 mila nel solo 2017). E’ qui che, grazie all’appoggio di illustri sostenitori come i Clinton e Bill Gates e con il sostegno della stessa Banca mondiale, venne creata nei primi anni ’80 la Grameen Bank, istituto finanziario che concedeva denaro alle persone più indigenti, impossibilitate ad avere accesso al credito, con il fine “filantropico” di offrirgli un futuro migliore. I prestiti concessi si tramutarono in un incentivo all’emigrazione per la popolazione locale, priva degli strumenti e delle possibilità di investire le somme ricevute in modo proficuo e di poterle restituire con i dovuti interessi. In men che non si dica si è venuto a creare il business dei cosiddetti “migration loans”, un affare d’oro per organizzazioni non governative come BRAC (Bangladesh Rural Advancement Commitee), leader nel settore.

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