Pubblicato il 15/09/2012
CHI E’ IL FENOMENO DA CIRCO?

PARMA- Che effetti hanno sulla gente e sulla cultura generale alcune trasmisisoni televisive? Questo sembra chiedersi la critica televisiva Mirella Poggialini, la cui analisi condividiamo:
lo SHOW DEI RECORD, di Canale 5 , presentato da Mammuccari tenendo in spalla una sfortunata ragazza rimasta più che nana, come attrazione, è il segno dei tempi.Avevamo assistito preoccupati alla spettacolarizzazione dei bambini mostri -complici presentatori e presentatrici senza scrupoli- che scimmiottano gli adulti, con i genitori in platea, ebeti e sorridenti a vedere il loro “bambino” con vocione tenorile.
Piccoli “mostri” con evidenti segnali di adultismo mammone o di lolitismo, per giunta molto spesso sovrappeso. Ci sono programmi che hanno come protagonisti marionette nellle mani di un rospo semiuomono semilesbico che usa anziani in trasmissioni dove vengono invitati a imitare i giovani sia sessualmente che nell’abbigliamento e nei comportamenti, rapinando loro quella serietà e quella giusta “distanza morale” di cui avremmo bisogno. Non sono più esempio per nessuno. Sprecati anche loro!Poi la televisione senza scrupoli ha fatto un altro passo avanti verso il degrado culturale e la mancanza di idee : da ieri è nuovamente in onda per il terzo anno la sfilata dei “fenomeni” da circo, che perseguono record INUTILI. E’ un ulteriore spostamento in avanti di paletti etici di una società che sta mangiando se stessa: figli, nonni, sposi e giovani e ora anche mitomani esibisionisti con turbe.
Lo «Show dei record» senza perché
Si dice «fenomeno», si celebra «il primato da Guinness», nella nuova edizione de Lo show dei record su Canale 5, quest’anno condotta da Teo Mammucari il giovedì sera: destinata al successo di pubblico, ma con un retrogusto amaro che fa riflettere sul fatto che questi ‘atleti’ da applauso sono gli eredi di quei ‘mostri’ da carrozzone da Luna Park in cui un tempo si offrivano in gabbia vitelli a due teste e donne cannone. Si vedono, in rapida successione, prove di abilità e personaggi segnati da anomalie fisiche, impegnati in esercizi rischiosi che fanno inorridire anche il pubblico plaudente dello studio, che alterna risate e applausi a smorfie. Che queste prove siano utili o significative, poi, è tutto da discutere: i tre ragazzotti che si slanciano dentro auto in movimento passando dai finestrini potranno al massimo invitare all’imitazione sprovveduti coetanei, così come coloro che sfondano vetrate con il capo, spostano pesi immani, affrontano rischi pericolosi come addomesticati a inutile sacrificio. Non è facile quindi giudicare un programma in cui chi si propone vende al pubblico un rischio inutile privo di significato – o può bastare davvero il registro dei primati? – e al massimo attrae per le immagini surreali di personaggi eccezionali per dimensione o statura (la donna più piccola del mondo, gli uomini più alti). Nuova versione del circo, insomma, in cui l’abilità sfuma nell’assurdo: né giova la durata dello spettacolo, che spegne via via l’interesse. Così che alla fine si apprezza la conduzione insolitamente misurata di Mammucari, tenace nel proporre, commentare, azzardare battute di autoironia inanellando elogi e commenti ripetitivi: mentre chi assiste prova spesso una sensazione confusa di disagio e di compassione per gli sforzi disperati cui si sottopongono molti dei concorrenti, magari forti ma chiaramente indifesi. Tuttavia il pubblico a casa ha risposto con 4.881.000 spettatori e 21.50% di share.
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