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Pubblicato il 05/07/2018

CHIUSAFORTE(UDINE) – GRANDE SUCCESSO DEL MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN FORTEZZA

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Il Gazzettino Udine
data: 5/7/2018 – pag: 35

Il Museo apre d’estate nei weekend «Tante prenotazioni, 1.500 visitatori»

FU REALIZZATO DALLL’ESERCITO ITALIANO FRA IL 1904 E IL 1907 «CON LE RIEVOCAZIONI STORICHE ANCHE 500 PRESENZE IN 2 GIORNI»

LA COLLEZIONE
CHIUSAFORTE Le potenzialità del Forte di Col Badin sono notevoli, a giudizio dell’amministrazione. E, a dimostrarlo, il sindaco di Chiusaforte Fabrizio Fuccaro e l’assessore Fabio Orlando portano il tasso di gradimento del Museo della Grande guerra in Montagna, inaugurato nel 2012 in pompa magna. Pur aperto solo nei weekend estivi (a partire dal prossimo fine settimana, tutti i sabato e le domeniche, «con visite guidate fino a fine settembre») e in occasioni speciali (come le gettonatissime rievocazioni storiche) e a chiamata e su prenotazione nel resto dell’anno, macina numeri di un certo tenore. Se il sindaco numeri non ne ha (ma, dice Fuccaro, «quando costruiamo eventi su misura, in un weekend arrivano anche 500-600 persone»), l’assessore invece ha calcolato, sulla base delle firme sul registro delle presenze che «l’anno scorso nei weekend estivi abbiamo avuto 700 visitatori, più i 500 per la rievocazione storica in soli due giorni. Visto che non tutti firmano, direi che possiamo calcolare 1.500 visite. Ed è così tutti gli anni. Tanta gente arriva senza sapere che è aperto». L’assessore, poi, è testimone diretto visto che il cellulare che squilla quando qualcuno vuole prenotare una visita fuori orario è il suo (pubblicato sul sito del Comune): «Ricevo sempre tante chiamate».
IL FORTE
In origine Fortezza Alto Tagliamento-Fella e poi Fortezza Chiusaforte, fu costruita dall’Esercito italiano fra il 1904 e il 1907, in previsione del confronto bellico con l’Austria Ungheria. Organizzata su quattro livelli, comprendeva in origine, oltre agli alloggi per truppa e ufficiali, anche quattro cupole corazzate per i cannoni, gallerie per i fucilieri ed edifici di supporto, come i depositi per le munizioni, le officine e i magazzini. Il 24 maggio 2015, allo scoppio del Conflitto, era completamente operativo . Presidiato durante tutti i 29 mesi della guerra, il 24 ottobre 1917 il Forte fu conquistato dal 30. Battaglione Feldjager. Nel 2001 passò di proprietà dal ministero della Difesa al Comune di Chiusaforte. Sottoposto a vincolo di tutela nel 2005, nel 2008 vide la fine della progettazione e l’inizio dell’opera di recupero integrale, voluta dal Comune di Chiusaforte e sostenuta con 3,4 milioni dalla Regione, oltre che da altri enti (con l’aiuto dell’allora Fondazione Crup e del Bim). Ma già prima, ricorda il sindaco Fabrizio Fuccaro, «nel 2003, era stato fatto un primo recupero. Avevamo, per così dire, fatto la barba al forte, sistemando la vegetazione. Poi, nel 2008 è partito il progetto da 3 milioni in tre lotti. Nel 2013 il museo era funzionale. Adesso abbiamo in corso un cantiere per migliorare la viabilità di accesso». Il progetto di allestimento del Museo durato dal 22 luglio 2011 al 1. giugno del 2012. Il 27 luglio di quell’anno, il taglio del nastro. Ma, ancora, il percorso sarebbe stato lungo per il completamento dell’operazione-Fortezza. «Il Forte che gli italiani costruirono in pochi anni, è stato ristrutturato in 10 – ammette l’assessore -. Ma c’è da dire che sono fallite tre ditte nel frattempo. Puntiamo molto sul bando del Demanio per valorizzarlo».
Cdm

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