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Pubblicato il 06/09/2024

CI SCRIVE UN SOCIO DELL’ANPDI DI MONZA: ETICA -COMPORTAMENTI ED ESTETICA DEL PARACADUTISTA IN CONGEDO

Nell’immaginario comune il paracadutista militare è visto come un narcisista, una persona pronta a vantarsi di essere stata nella Brigata Folgore e, per questo, di essere superiore a tutte quelle persone che non hanno avuto quel privilegio. Spesso molti di coloro i quali hanno svolto il proprio servizio militare nella Folgore appaiono come degli smargiassi, pronti a vantarsi di essere in possesso di superiori doti rispetto a tutti gli altri uomini. Un atteggiamento a volte ridicolo e che non dà lustro alla Folgore, contribuendo a rendere antipatica presso molti la figura del paracadutista militare.    In ben altro modo si dovrebbero, invece, comportare i paracadutisti legati alla Folgore. Folgore che rappresenta il luogo dove le virtù militari (e umane) vengono custodite e trasmesse tra le varie generazioni di paracadutisti militari, affinché non si disperdano e continuino a fecondare lo spirito dei patrioti in armi e non.Dunque il paracadutista militare (in servizio oppure in congedo) dovrebbe caratterizzarsi come una persona costantemente tesa a verificare se la propria condotta di vita sia conforme o meno alle virtù custodite e trasmesse dalla Folgore, stando ben attento a mantenere quell’umiltà che è la base necessaria a poter continuare nel proprio cammino di edificazione. Quanto scritto vale anche per gli appartenenti all’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, in quanto tale Associazione altro non è che la prosecuzione della Folgore nella cosiddetta “società civile”.

 

 

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