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Pubblicato il 12/06/2015

CINQUALE: I PARACADUTISTI PREMONO PER LANCIARSI

Da sei anni l’associazione dei paracadutisti “spinge” per lanciarsi nell’aereoporto più panoramico del Tirreno. E’ la Skydive Cinquale che dal 2009 ha dovuto interrompere la sua attività per decisione dell’amministrazione comunale che decretò la non compatibilità tra l’attività di paracadutismo e il servizio dell’elisoccorso.

Il paracadutismo era stata assai importante come attività nel territorio apuano. La scelta è stata fortemente contestata dai membri dell’associazione massese che da quel giorno hanno dovuto trasferire la pratica del loro sport in altre città come Reggio Emilia, Lucca o Ravenna.

La nuova giunta viene sollecitata a riesaminare il problema alla luce del pronunciamento Enac, che ha riscontrato la compatibilità tra i due servizi ed il parere favorevole del direttore dell’elisoccorso. Il comitato dei residenti e dei balneari della zona adiacente all’aeroporto si sono opposto a qualunque apertura promessa dal sindaco. Una nuova perizia autorizzata da Inaer, la società che gestisce l’elisoccorso ha invece dato parere sfavorevole.

“Abbiamo deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco Volpi – dice Giuseppe Orofino dello Skydive – perché si arrivi ad una soluzione di questo problema. Il parere dell’Enac, che è un ente pubblico, è in assoluto il più autorevole. L’Inaer, ovviamente, ha cercato chi potesse confermare la loro posizione. Infatti si è rivolta a dei privati per valutare il problema. Abbiamo riscontrato, inoltre, che in Valtellina esiste un aeroporto di dimensioni ancora più piccole rispetto a quello del Cinquale nel quale le due realtà coesistono. Quindi, sul territorio nazionale, non sempre è incompatibile la presenza dell’uno accanto all’altro. Ciò che colpisce è che a Massa l’incompatibilità è stata rilevata solo dopo la movimentazione degli abitanti della zona che si sono sempre lamentati per la frequenza dei voli. Ed anche adesso che finalmente sembrava essere annullata la decisione che ha privato la città di un discreto richiamo turistico, di nuovo, le proteste dei residenti hanno vanificato tutto”.

L’assessore Rutili in merito alla vicenda ha voluto precisare: “Il problema acustico della zona non è così rilevante. Il comune non può ignorare una perizia che definisce un ‘attività rischiosa per un servizio pubblico che salvaguarda la salute dei cittadini, inoltre l’elisoccorso è un servizio della Regione Toscana. Nella perizia fatta da Inaer viene messa in evidenza la possibilità di ritardi nel decollo da parte dell’elisoccorso in base ai voli per paracadutismo e questo risulta non ammissibile. Tuttavia c’è la massima disponibilità da parte dell’amministrazione ad incontrare entrambi le parti per trovare un accordo che sia soddisfacente per tutti. Per ora è possibile per i paracadutisti decollare dal Cinquale ma non atterrarvi né effettuare lanci in quello spazio. Dovrebbero usare la spiaggia, ma ovviamente solo in inverno o trovare un’area riservata”.

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