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Pubblicato il 09/09/2014

CINQUALE : LA POLEMICA CONTINUA


CINQUALE-Non mollano la presa i sostenitoti del Comitato abitanti Poveromo-Cinquale “per una migliore vivibilità del territorio”: la loro battaglia per dire no ai lanci di paracadutisti con base aeroporto del Cinquale – che l’amministrazione civica ha di recente re-intrrodotto – continua. Nei giorni scorsi il comitato ha incontrato il sindaco Alessandro Volpi per affrontare la questione. Un incontro definito “burrascoso” che non sembra aver portato ad alcun accordo. E, allora, il comitato guidato da Armida Ricci, insiste e si documenta su quanto avviene in situazioni similari (dove cioè in un piccolo aeroporto coesistono una base di elicotteri di soccorso e attività da “diporto”). «Le basi di elisoccorso dislocate sul territorio italiano da Bolzano a Catania – questo è quanto hanno raccolto gli aderenti del Comitato – sono circa 50, la metà delle quali sono eliporti autonomi situati all’interno di ospedali o nelle loro immediate vicinanze, mentre le altre sono ospitate in strutture aeroportuali. Da una indagine a tappeto su queste ultime è risultato che in nessun caso, allo stato attuale, sulle strutture aeroportuali ospitanti vengono svolte attività di paracadutismo ed in particolare è risultato che negli aeroporti di Latina e di Pavullo sono state chiuse definitivamente le attività storiche di lancio proprio per incompatibilità con il sevizio di elisoccorso». Dunque, è l’argomentazione di Armida Ricic e dei suoi, «i fautori della reintroduzione del paracadutismo al Cinquale, nonostante l’esistenza della base di elisoccorso, stanno forse cercando di mettere in atto l’eccezione che conferma regola?»

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