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Pubblicato il 21/08/2021

COLONNELLO ANTONIO SQUADRONE. 92 ANNI – 10 GARE DI PODISMO VINTE IN 10 GIORNI

LA NAZIONE – PISA PONTEDERA – PRIMO PIANO pag. 6
Il maratoneta di 92 anni «Dieci vittorie in 10 giorni»

Antonio Squadrone e la sua vita ad ostacoli, ma sempre di corsa e in forma Ha sconfitto anche la malaria nel ’35. Quest’anno voleva correre a Toronto
PISA Dieci gare vinte in dieci giorni. Un record già di per sè. Ancora più clamoroso se a compiere l’imprwesa è uno sportivo ultranovantenne. Infatti lo chiamano il ‘nonno dei record’ e lui proprio non vuole saperne di fermarsi. Angelo Squadrone, 92 anni (foto), pisano d’adozione, ma nativo della Puglia, a Minervino in provincia di Barletta, continua a correre. Fondista e mezzofondista, ha vinto tutto in carriera, anche titoli mondiali e sogna di poter partecipare all’ennesima maratona della sua carriera a Roma, il prossimo 21 settembre. Squadrone, come fa a mantenersi in forma a 92 anni? «Mangio poco di tutto, non seguo nessuna dieta in particolare e ogni giorno faccio 10 chilometri e ogni giorno percorro il tratto della ciclabile che da San Piero a Grado arriva a Marina di Pisa, per 3-4 ore di allenamento». Quando ha iniziato a correre? «Corro praticamente da quando sono nato, scappavo da mia madre quando mi doveva cambiare. Poi mi sono allenato quando andavo alle scuole elementari negli anni ’30, per andare a scuola facevo 3 chilometri all’andata e 3 al ritorno. Sono sempre stato uno sportivo, da bambino facevo parte dei Balilla prima dello scoppio della guerra, mi premiarono con il titolo di «libro e moschetto, allievo perfetto». Da grande poi ho fatto il paracadutista per 40 anni, arrivando al grado di colonnello e ho fatto ogni tipo di lancio.»

Ha corso anche la maratona di Pisa? «Sì, ho più di una dozzina di maratone all’attivo a Pisa, più un’altra mezza dozzina di mezze maratone». Quante maratone ha corso complessivamente in carriera? «Sono 133 le maratone convalidate, ma ho corso quasi 500 gare, vincendo numerosi titoli». Quali sono i suoi titoli più recenti? «Negli ultimi cinque anni ho vinto otto titoli di Campione Europeo Master M85 e quattro titoli di Campione del Mondo Master M90 alcuni sulla distanza 10 Km e altri sulla mezza maratona. Per 12 volte mentre ero sul gradino più alto del podio ho sentito suonare l’Inno di Mameli mentre sventolava il Tricolore tutto per me e ho sentito le lacrime scorrere lungo le guance ininterrottamente per la gioia e l’emozione».

Com’è stato l’impatto col Covid-19 per lei? «Rifletto sul fatto che sono avvezzo a tali avvenimenti e che li ho sempre superati grazie alla mia fede e all’aiuto del Signore, come sto facendo adesso». Quali avvenimenti? «Nel ’35 sono stato colpito dalla malaria, ma ne sono uscito, un’altra delle numerose problematiche di quel tempo, in aggiunta alla guerra. Poi ho dovuto sbancare il lunario con la fame e la ricerca del lavoro. Negli anni ’70 in pochi ricordano l’influenza asiatica. Oggi c’è il Covid-19 ed è stata dura stare fermi dal lato sportivo, ma anche l’anno scorso sono riuscito a gareggiare in alcune corse, anche se non a tutte quelle che avrei voluto». Per esempio? «Ho partecipato ai campionati italiani nel 2020 ad Arezzo e ho vinto le gare dei 1500 e dei 5000 della mia categoria, la M90. Avevo programmato i Campionati Europei che si sarebbero svolti a Madera in Portogallo e i Mondiali di Toronto in Canada, ma aspetto ancora il rimborso dell’iscrizione». Il suo prossimo obiettivo? «Spero di poter partecipare alla maratona di Roma che si svolgerà a settembre. Mi sono preparato duramente: per arrivarci pronto ho corso le 10 maratone in 10 giorni e mi hanno anche premiato con 10 medaglie». Michele Bufalino

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