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Pubblicato il 06/10/2015

COMFOSE: NOVE NEO INCURSORI DEL COL MOSCHIN RICEVONO IL “NUOVO” MA ANTICO BREVETTO CON GLADIO E FRONDE

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Inaugurato oggi il nuovo Brevetto di Merito: il gladio glorioso con le fronde torna sulle uniformi dei militari dell’Esercito dopo diversi decenni di oblio, dal 1917 prima, al 1942 dopo.

di Paolo Frediani

PISA- Questa mattina alle ore 11,00 si è tenuta presso la Base Addestrativa Incursori di Bocca d’Arno ,la cerimonia della consegna dei brevetti a nove neo-incursori del 9° Rgt. d’Assalto Paracadutisti “COL MOSCHIN”.
Il piovorno non ha certamente spaventato gli anziani dell’A.N.I.E, che in gran numero hanno aderito all’invito ricevuto dal Comandante del 9°, Col. Paolo Emilio Fortezza, tramite il loro Presidente,Col. inc.ris. Angelo Passafiume.
All’ austera e sentita cerimonia a sponda d’Arno,dove generazioni di sabotatori prima e di incursori poi usarono come palestra d’ardimento, in preparazione delle loro missioni fuori area, hanno presenziato il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen.C.A. Giovan Battista Borrini, accompagnato dal Comandante del C.O.I.,Gen.C.A. Marco Bertolini e dal Comandante del COMFOSE, Gen.B.Nicola Zanelli.
Dopo aver reso gli onori al Sottocapo di SME,dal quale dipendono le Forze Speciali e le FOS, il Col. Fortezza ha fatto rendere gli onori militari del Reggimento alla Bandiera di Guerra del Col Moschin.
A seguire l’intervento del Gen. Borrini, nel quale ha avuto parole di elogio per l’impegno indiscusso profuso da tutti , ha ricordato che nella dottrina miltare il nemico viene posto davanti, ma ora sa bene che gli incursori non si sa mai esattamente dove essi siano.
Avere accentrate tante specializzazioni ,come nell’incursore, è segno di estrema volontà, forza e coraggio; oggi – ha proseguito – portandovi il nuovo Brevetto di Merito, per gli arditi incursori del Col Moschin si è chiuso un ciclo, nel quale questo gladio glorioso con le fronde torna sulle uniformi dei militari dell’Esercito dopo diversi decenni di oblio, dal 1917 prima, al 1942 dopo.

Terminando l’allocuzione, il Gen. Borrini ha ringraziato il Gen. Bertolini, suo collega di Corso d’Accademia,il 155°, per il suggerimento dato per il nuovo brevetto e per quanto lui si è adoperato per il 9° e la Folgore. Immediatamente lo speaker ha annunciato l’applicazione del brevetto al Comandante del Reggimento da parte del Gen. Borrini: tutti gli incursori si sono applicati istantaneamente la nuova patch (o pezza a strappo) sulla manica destra della giubba.
A seguire sono stati chiamati i nove neoincursori, che con passo atletico e marziale si sono portati davanti la tribuna della Superiore Autorità, mentre in similitudine nove incursori anziani in montura da cerimonia A.N.I.E,con due fianc-destr, capitanati dal Presidente Passafiume si sono portati a fronte dei più giovani incursori, dove alle parole:” ora avviene la donazione dei brevetti agli incursori”, con uno scatto del braccio sinistro la patch si è trasferita “di botto” dalla mano sinistra degli anziani all’omero destro dei nuovi arditi.
Pochi istanti di fermo affinchè gli occhi delle nuove generazioni avessero il modo di fissare quelli che un giorno lontano, furono colmi di speranze nell’avvenire, nonostante la guerra fredda ed i pochi mezzi dell’Esercito, in un Reparto sconosciuto a Cesano e dopo di Livorno, forse avranno intravisto quei bagliori che furono quelli di un tempo lontano, degli arditi di Messe e successivamente degli arditi di Cazzaniga.
Questo forse è stato il passaggio più sentito della suggestiva cerimonia, l’anziano che passa al giovane tutti i valori per i quali lui si era sempre estrenuamente battuto.
Al termine il Gen. Bertolini ha insignito, riconoscendone il valore e l’attaccamento alle Forze Speciali, al Sottocapo di SME, quale incursore ad Honrem con la relativa patch; l’evento imprevisto ha ricevuto un applauso spontaneo di fratellanza corale da parte di tutte la Autorità presenti, da tutti gli ufficiali e sottufficiali del COMFOSE, dal 9° Reggimento e dagli incursori dell’A.N.I.E.
Un vino d’onore ha bagnato i distintivi dei neo incursori, appagati dopo due anni di intensi addestramenti e selezioni nel RAFOS.

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